Transcriptions @ W&L
A Jekyll theme for minimal editions

The Commissione

by Republic of Venice

Description: TBD

Date created: ????

Rights: Public Domain

Transcriber: Aidan Valente '19

Notes: TBD

Finding Aid | Digital Collection


1r

[blank]

1v

[image]

2r

MARCUS ANTONIUS IUSTINIANO DEI GRA[TIA] DUX VENETIAR[US] ET GEROLIMO MOROSINI. Commettemo à tè Nobil Homo diletto Cittadin, et fedel nostro, che in nome di Giesù Christo va: di, et sij de nostro mandato Capitanio della Città nostra di Verona per mesi sedeci, e tan: to più quanto il tuo Succes:

2v

sore differirà a venircci, ha: vendo per la custodia, e con: servattione di detta serva buona diligenza, e cura in bus: to quello ch’ à tè spetta, si: come dalla bontà, e pruden: za tua pienamente si con: fidiamo.

Nella cause criminali trà li stipendiati e Cittadini chi debba esser Giudice.

In caso che nascesse alcuna rissa, overo eccessi trà al: cuno delli Stipendiati, ove: ro Moglie, figlioli, et figlio: le di quelli di alcuna sor:

3r

te, overo Cittadini della Città dall’ altra debba il Capita: nio essere Giudice, et inqui: rire contra quelli stipendi: ati, che havesserò commesso il delitto.

Contro li Cittadini ò vian: danti di dette risse, ò di qual si voglia eccesso deb: ba il Podestà inquerire si: come li parerà esser gius: to, dando l’ uno all’ altro li processi seguiti, avio: che per cadauno di Voi si possa far buona Gius: titia.

Delle cause Civili

3v

trà Sudditi.

Nelle cause Civili questo modo devi osservare, che si alcuna causa vertirà trà alcuno de stipendiarij, overo alcuno sti: pendiario, et habitante dall’ altra, tal che alcuno de Cit: tadini, et habitanti, ò vian: danti siano tenuti dar al: cuna cosa ad’ alcuno delli sti: pendiarij possino conseguir la loro ragione inanti il Podestà il qual debba sen: tentiar, et de plano far il debito complimento, e sumaria: mente far Giustitia.

Et si all’ incontro alcuno delli

4r

stipendiarij sarà tenuto, et daverà dar cosa alcuna ad’ alcuno sia chi si voglia possino conseguir la ragio: ne inanti il Capitanio e-n debba sumariamente adminis: trargli Giustitia.

Che non sia pro: clamato alcuno sen: za inditii.

Nelle denontie, e querelle, che ti saranno datte contra alcuno contra il quale non fosse probattione quel ta: le non sia proclamato, mà debbano esser proclamati qu: elli contra li quali vi fosse

4v

probattione over inditij que li quali tè paresse quel: li tali dover esser pro: clamati.

Che quelli della fa: meglia dei Retto: ri non possino negotiar, nè haver datij.

Non può alcuno della tua fameglia far, nè far far mercantia, nè tenir ta: verna, nè haver parte alcuna nelli datii nè co[m]: prar, ò far comprar al: cuna posessione, ò altro nella Città, e distretto à ## 5r ti com[m]esso.

In matteria dell’ affittar li datij et mude.

Li datij, et mude spettan: ti all Communità della Città, et loco à tè com: messo farai incantar con buona fede, et senza fra: ude, et à quelli, che più offeriranno per anno uno, non pottendo in essi da: tij haverne parte alcu: no tuo propinquo, ò del: la tua fameglia, nè li offitiali tuoi sotto pena di lire vinticinque per ## 5v cento nel valore di quello, che cosi sarà stato tro: vato.

Che la custodia della Città sia del Capitanio.

Ti diamo libertà di serar, et apprir tutte le porte della Città, et haver debbi tutta la custodia di qu: ella, e tutto il governo de stipendiati nostri co: si da piedi, come da ca: vallo, che si ritroveranno nella Città, à quali in ogni occorenza frà di loro, cosi in Civil, come in criminal ## 6r le possi et debbi aministrar Giustitià secondo, che ti pa: rerà esser giusto.

Che debbi portar due mano di lettere della consegna: tion del reg: gimento.

Et porterai al Dominio nostro lettere del giorno, che haverai consegnato il reggimento al tuo succes: sor, et similmente altre lettere porterai al Noda: ro nostro alle contuma: tiè, che denotino il giorno, che sarai entrato al Reg: ## 6v gimento, et il giorno, e millessimo della consegna: tione di quello, acciò si possi nottar sopra il suo libro all’ opposito della par: tita della tua contuma: tia, accioche quando sarà il fine di quella possi depenarti dal libro predet: to perche sè non porte: rai le dette lettere conti: nuerai in contumatia.

Che li Rettori non si possino impe: dir nelli atti delli loro pre: cessori.

7r

Non assolverai per alcun modo, overo ingegno alcu: na condan[n]ason, over sen: tentia fatta per alcun overo alcuni delli tuoi precessori, cosi in denari, come nella persona per causa di homicidio, fur: to et altro, nè di esse condan[n]ason, over per ca: usa di quelle possi far, over far far alcuna co[m]: pensation, dar, over gra: tia over alcuna provi: sion sè non con nostra volontà, e de nostri Con: segli, mà più presto dette condannason scuoder con tutto il tuo pottere, over ## 7v far scuoder sei tenuto non saranno state scosse, si come è stato preso nel nostro Maggior Conseglio.

Che il Rettor non si possi più in: gerir nelle sue condan[n]ason.

Non puoi de qualumque condannason, che haverai fatta nel tuo reggimento, dappoi, che saranno stà fat: te da tè per alcuno modo impedirti in ometter over rivocar quelle in tut: to, over in parte.

8r

Che le condan[n]ason siano poste in seri: tura, e siano scosse.

Tutte le condannason, che tù farai sei tenuto far met: ter in serittura, ò siano sotto nome di condan[n]ason, overo sotto qualumque al: tro nome, et del scuoder di dette condannason fa: rai tener distinto, ordi: nato, et particolar con: to si come si fà di tutti gli altri nostri denari, di modo, che il tutto si possi sempre chiaramen: te vedere, nè altramente ## 8v tal denari scuoderai, nè dispenserai sotto le pene della parte di furanti.

Quando si rilascia alcun inocente non sia datto cosa alcuna alti of: fitali nè ad’ altri.

Sei tenuto sotto debito di sagramento osservar, et far osservar, che qualumque volta avaderà liberar, o: vero lasciar alcun preso precedente la suspicione li Giudici, Cancellieri, Noda: ri, Serivari, Contestabili, ba: ## 9r rovieri, compagni, soldati, et qualumque altro offi: tial deputato al Criminal non debbino haver per alcun modo pagamento, o: vero emolumento alcuno per detta causa si non saranno stati trovati col: pevoli, sotto pena di per: petua privattion di tutti li suoi offitij.

Che li feudi cadu: chi si devoluano nella Signoria nostra.

L’ ordinato s’ el voche: rà alcun feudo della Sig[nor]ia ## 9v per la morte dell’ ultimo legitimo posessor di quello over per caso cascherà in persona, che habbia à mancar senza heredi, di modo, che per debito di ragione habbia à perve: nir nella Signoria nos: tra, quello non puoi più alienar, ò in altri tras: ferirla, ò concederlo, nè da altri lo lascierai occupar, mà subito che sarà in: tervenuto il caso per: venghi nella Signoria nos: tra, et per ti debba es: ser affitado in quel mi: glior modo, et per Mag: gior pretio, che potrai ## 10r per utilità della Signoria nostra, sotto pena di du: cati cinquecento per qua: lumque volta, che contra: farai.

Che non ti sia lecito mangiar fuori di Pallazzo, nè di notte alloggiar fuori del loco à te commesso.

Non puoi mangiar fuori di Pallazzo nella Città con alcun Cittadin di quella, over del contado, nè me: no di notte alloggiar fuo: ri del loco à te com[m]esso, ## 10v mà debbi à detto tempo di notte esser ivi, et attender à far buona Giustitia ad’ honor della Signoria nostra.

Che tù nè alcuno de tuoi possiatte tuor denari imprestido d’alc[u]n Cittadino del loco à te com[m]esso.

T’ è ancora prohibito tuor denari imprestido per mo: do alcuno, over ingegno d’ alcun Cittadino, over borghesano, over habitan: te nel loco à tè com[m]es: so, la qual veramente pro ## 11r hibitione esser debba anco alli suoi figlioli da tè non divisi.

Che alli tuoi non sia lecito di far alcuna cosa di quelle, che à ti sono prohi: bite.

Che si tua moglier, over figlioli, cosi mascoli, come femine, over alcuno del: la fameglia tua faran[n]o alcuna cosa, che sia pro: hibita per la tua com: mission et saranno accu: sati alla Signoria nostra, ## 11v over alli Avogadori di Commun tù devi esser il piezo, et pagador del tutto.

Che non ti sia lecito d’ accep: tar presenti.

Non è lecito à tè, nè ad’ alcuno della tua fameglia avettar alcun presente d’alcuna persona per modo alcuno, overo in: gegno, nè possi anco alcu: no della tua fameglia ha: ver commissione d’ alcuna persona per litegar per essa. ## 12r Nè gioverai all’Amico, nè nuocerai all’Inimico per fraude.

Nelle cause di tra: dimento sia Giudi: ce il Podestà e Capitanio.

s’ avaderà il caso, che si trovasse alcuna cosa con: tro lo stato nostro vo: lemo, che in detto caso per ambi Voi Podestà, e Capitanio sia fatta inqui: sitione, et formato pro: cesso sia proceduto contro li delinquenti secondo com: porterà la Giustitia. ## 12v Non si astienzano li Pescatori à vender: ti il suo pesce, nè fuori delli loro Statii.

Non astienzerai, nè farai as: tienzer per tè, over per altri alcun pescator, over condutor de pesci, che ti vendano il suo pesce, nè che ti portino quello à casa tua, nè permetterai, che alcuno della tua fa: meglia facia violentia al: cuna à quelli, mà perme: terai, che liberamente, e sen: za impedimento alcuno pos: sino vender il loro pesce ## 13r nelli lochi publici soliti, il vorano.

Del non condursi f–a-e da territo: rio à territo: rio.

Non lascierai, che alcuno, ò sia commune, over spe: tial persona estraza bia: ve da territorio, in ter: ritorio non haverà li: cenza del Dominio nostro giusta la forma delle leg: gi, et ordeni nostri.

In matteria, che li beneffitii ## 13v Pulesiastici non siano conferiti à forestieri.

Ti commettemo con il Con: seglio nostro di Pregadi che non permetti, che al: cun Pulesiastico beneffitio sia conferito ad’ alcuno, che non sia Cittadin del: le terre nostre, over Ve: netiano, però per let: tere della Signoria nostra el non ti fosse espres: samente comandato.

Che la descrittione delle Biave si facia senza ## 14r spesa del Dominio.

perche si fan[n]o molte spese nel seriver le Bia: ve osserverai, che non sia speso cosa alcuna per far seriver le dette Bi: ave del denaro della Si: gnoria nostra à modo al: cuno, over ingegno mà qu: elli, che anderan[n]o à seri: verle habbino le spese dal: li contadini delle Ville, e non altro à modo alcuno et similmente osserverai che non sia tolto dai pre: detti, nè d’alcun altro dono alcuno da quelli à quali si serivono le Bia: ## 14v ve, et i granari et il tutto facino legalmente, et senza ingano com’è predetto, sotto pena dell’ offitio e beneffitio, over soldo che havesserò, et di lire cento la mettà de quali sia tua, et l’ altra del Dominio nostro, et vi sarà accusator sia divisa per terzo.

Del sentar ogni giorno à ren: der rag[ion]e.

Sei tenuto, et devi ogni gi: orno, che si bien ragi: one sentar al banco, et ## 15r ascoltar l’ instanze, che ti saranno fatte, e renderli ragione.

Della sottoserittione che devi far di mar propria alle suppli: cattione.

Quando ti avoderà ris: ponder alle supplicattio: ni di alcuno, che diman: di al Dominio nostro al: cuna gratia debbi affer: mar cosi esser con tuo giuramento, et sottoseritti: one di mar propria ad’ essa supplicattione, et tal ## 15v risposte debbano esser se: parate della supplicattione, avioche si sarà squarci: ata essa supplicattion sem: pre l’ appari nella Cancel: laria nostra essa rispos: ta, nè permetterai, che per alcun modo detta tua ris: posta sii mostrata ad’ al: cuno sii che si voglia, nè si possi sotto alcun color darsi in mano de parti: colori.

Non doverai pure perme: tere, che la continenza di dette risposte si sappia, mà quelle incluse in tue let: tere manderai al Domi: ## 16r nio nostro per li Cava: lari, over altri porta: tori di lettere publiche.

Che non si facia bol: letta per le robbe, che sono condote à Venetia, che non pagano datio.

Farai osservar che cadaun, che condurà à Venetia, over distreto salvaticine r-elli, over ceste de fruti, over cadaun altra cosa della qu: al non si paga datio non debba, nè sia astretto à tuor cadauna bolletta, nè ## 16v pagar cosa alcuna per detta causa, mà libera: mente senza bolletta al: cuna, over impedimento pos: sa venir, et condur le dette robbe.

Che li Giudei non possino haver al: cun stabile.

Devi sapper, che niuno Giu: deo, over Giudea può com: prar, ò tuor nella Città, e territorio à te com[m]es: so alcuna posessione, ò Casa, ò altro stabile di cadauna sorte, sotto pe: na di perder tal Casa, sta: ## 17r bile, et posession cosi com: prada, ò acquistada, le qu: ali robbe venghino nel nostro Dominio et vi sarà accusator sia divi: so frà esso, et detto nos: tro Dominio, ne delle co: se predette si gli può far gratia.

Che li ministri non possino tuor maggior paga: mento del consueto.

Sei tenuto di far osser: var, che alcuno de tuoi ministri sia in che off[iti]o. ## 17v esser si voglia di quella terra à ti commessa non tolga Maggior pagamento di quello ch’è il consu: eto, et ch’è disposto dalle leggi, et ordeni nostri.

Che li Cancellieri co[m]: prino del suo la cera, carta, et inchiostro.

Devi ancora sapere, che non può esser fatta bolletta, nè può esser pagato del de: naro della Signoria nostra cera, carta, inchiostro per il Cancellier tuo sotto pena di ducati cinquecento, mà tal ## 18r spese siano fatte dal Can: cellier tuo.

Che li Banditi sotto color di farsi Chie: rici non possino dimorar nelle Città, e terre dove sono banditi.

Osserverai ancora la parte presa nel Conseglio nostro di Pregadi, che alcun bandito, ò che si bandirà possa venir nelle Città, e terre dove saranno banditi, e condennati non ostante Chierega, grado, overo habito ## 18v alcuno Pulesiastico ò reli: gioso, che havesserò tolto doppo la loro condanatio: ne sotto le pene conte: nute in detta parte.

Che debbi dar favor alli Datiari.

Darai ogni agiuto, e fa: vor, che potrai alli mu: dari, over Datiari, et suoi nontii nel scuoder le ra: son delle sue mude et da: tii, et non assentirai, che di quelli sia occupata co: sa alcuna da alcuno, et contrafarai sarai te: ## 19r nuto pagar del tuo.

Che le concession fatte per il Dominio alle Comanità siano os: servate.

Sei tenuto osservar tutte le promission, e concessi: on fatte alla Communità della terra à te commes: sa et per caso per il Dominio ti fosse serit: to incontrario, contra i patti, promission, et con: cession predette devi seri: ver, et informar la Signoria nostra in che, et in qual ## 19v modo si contrafacia alle predette cose, aviò possi: amo proveder sicome sa: rà più espediente.

Quali parole devi usar nell’avetat: tione et conse: gnatione del tuo reggito.

Nell’avetattione del tuo reggimento, et consegnation non farai nè permetterai, che alcun altro facia al: cunarenga, over sermon sotto pena di ducati cer: to anzi alcuno vo: lesse rengar gli impone: ## 20r rai silentio, mà solamen: te dirai io per nome del Dominio questo reggimen: to avetto, et à Voi qu: esto reggimento consegno, nè più, nè meno sotto la predetta pena da es: ser scossa per li Avo: gadori nostri di Com[m]un.

Che non si possi comprometter nel rettor, nè in al: cuno della sua Corte.

Non puoi nè devi per: metter, che alcuno si Citta: dino, ce distritual tuo ## 20v come cadaun altro possa assentir à modo, et forma alcuna di comprometersi in tè nè in alcuno de tuoi Giudici, overo altri offitiali, et si fosse con: trafato la sententia fat: ta per te, over per alcuno di loro sia di ni: un valor, et vigor com’ è stato preso nel Conse: glio nostro di Pregadi à 5: Dev- 1352.

D’espedir li pro: cessi Criminali avanti il par: tir delli rettori.

21r

[M CCCC XXXXVII] adi -ri. di Feb[braio] nel Conseglio nostro di Pregadi.

Tutti li rettori da serva siano tenuti haver espe: dito li processi, che have: ranno fatti nelli suoi reg: gimenti avanti il loro partire sotto pena di li: re dieci de picoli per cadaun processo da lire cento in giù, et da lire cento in sù cadano à pe: na di lire vinticinque - cadaun processo et di tut: ti li processi criminali - ## 22v li quali li delinquenti fos: serò condennati nella vitta, ò membro ch’essi rettori lasciasserò fatti, et non es: pediti cadano in pena di lire cento per cadaun pro: cesso.

Ce predette cose siano com: messe da inquirir alli Sin: dici nostri, et siano pos: te nelle sue commissioni, delle sudette pene la met: tà siano delli Sindici et l’altra mettà sia del nos: tro Com[m]un.

Sia dechiarito, che tutti quelli processi fosserò fatti per li ## 23r predetti Rettori doi mesi, e mezo avanti il compir lo: ronon siano sottoposti, non dimeno però siano te: nuti espedir quelli con tutto il suo pottere inan: ti il finir delli suoi reg: gimenti.

Che li Rettori per otto giorni avanti il suo partir dal reggi: mento non pos: sino far cer: tenze.

[M CCCC L] adi XV: di Sett[embr]e nel Conseglio ## 23v nostri di Dieci.

L’anderà parte, che i Podestà, e Giudici, che saranno in reg: gimento per otto giorni a: vanti uscir dal suo reggi: mento non possino fare alcuna sentenza de ma: leffitii e danni dadi, nè de ingiurie, nè anco in Ci: vil, et si sarà fatta sen: tenza nell’istesso fatto sia nulla, et di niun valor, et vigor.

Et sia commesso alli -uo: gadori, et Auditori, che detto ordine debbino osservar, et lo facino osservar in tut: ## 24r ti li sudditi nostri.

Che non siano tolti per debito publi: co, over privato per pegno anema: li Bovini nè la: vorieri da Con: testabili.

[M CCCC L XI] adi ii: di Dec[embr]e nel Conseglio nostro di Pregadi.

Non farai tuor per causa di alcun debito publico, o: ver privato per pegno ane: ## 24v mali bovini da lavorier per modo, overo ingegno alcuno, nè cani, nè falce, nè vome: ri, e tutti altri istromenti pertinenti all’agricoltura, i quali non possono esser to: cati, nè venduti, mà fa: rai far l’essecuttione del debito contro la persona dei debitori, et cadaun al: tro loro bene cosi mobi: le, come stabile senza al: cuna dilattione, mà sè tù intendessi, che alcuno haves: se più anemali et istro: menti di quello, che te: nesse bisogno tù possi far: le tuor quei di più per pa: gar i debiti. ## 25r Item osserverai la parte presa nel Conseglio nostro di Dieci à : di Settembre 1468: in matteria, che non si possino far addunati: oni nelle Città e terri: torii, la qual parte tro: verai in questa tua Can: cellaria.

Che li Sindici, et altri non possi: no sminvir l’ utilità à Retto: ri, e Suoi Curiali.

[M CCCC LXXXIX] adi xiiii: d’Ap[ri]le ## 25v Nel nostro Maggior Con: seglio.

Non possi alcun Sindico, overo alcun altro Maggis: trato nostro ricevere, sean: sare, nè diminuire alcuna utilità, regalia, e Giuris: dittione destinata à te et à tutti li tuoi offitia: li senza venire al Con: seglio di quaranta con l’ intervento almeno di due tuoi precessori, et si altramente fosse fatto non tenga nè vaglia, nè tù, ò li tuoi offitiali non siano tenuti osser: ## 26r vare.

Che li Gadri siano mandati nelli Cuochi dove haveranno com: messo il de: litto.

[M D VI] adi xx: d’ Agosto nel Conseglio nostro di Pregadi.

l’ avaderà il caso, che sii preso nel loro e dis: tretto à te commesso sei obligato à mandar quello, ##26v ò quelli saranno presi sotto buona costodia al Rettor, cheli haverà con: dennati, et similmente qu: ando perv-nirà à notitia di alcun nostro Rettor es: ser stà commesso alcun furto, overo eccesso nella sua Giurisdittione, et for: mato il processo intende: rà esser li Gadri quin: deci miglia oltre li con: fini della tua Giurisdittio: ne e sarai richiesto sei obligato far prender detti Gadri, et dar quelli nelle mani del Rettor quale possi proceder contro qu: elli, come fosserò pre: ## 27r si nella tua Giurisdittione.

Che li figlioli de No: bili che nasceran[n]o di fuori siano no: tificati alli Avo: gadori nostri di Commun.

[M D VI] adi ulto d’ Ag[os]to nel Conseglio nostro di Dieci.

stato preso nel Con: seglio nostro di Dieci, che li figlioli de Nobili nos: tri, che nasceranno fuori ## 27v di Venetia nella tua Giu: risdittione, che quando ti saranno stati datti in notta dalli Piovani, over preti verati, et dal Padre, over madre sicome sono obligati, tù tutto quello, che cosi ti sarà stato de: notato subito detti per tue lettere noti ficarlo al: li Avogadori nostri di Co[m]: mun.

Che li mattrinii, che saranno contradi di fuori siano noti: ficati alli Avog[ado]ri di Com[m]un.

28r

[M D VI] adi xxvii. d’ Ap[ri]le nel Conseglio nostro di Dieci.

Similmente per la forma della presente parte sei obligato d’osservare, che tutti li Nobili nostri, che trazeranno matrimo: nio fuori della Città sono obligati in termine di un mese dar in notta il Sposalitio al Rettor del loco, e tù sei obligato dappoi ti sarà stato dat: to in notta significarlo per tue lettere alli Avog[ado]ri. ## 28v nostri di Commun con le condittioni, qualità, et gene: ologia della sposa et con li testimonii ido-ei del let: to Sposalitio.

Che nelli casi attroci li beni delli delin: quenti siano confiscati.

[M D XVII] adi xiv: d’ Ott[obr]e nel Conseglio nostro di Dieci.

stato preso nel Conseglio nostro di Dieci, che in ogni ## 29r caso attroce, et proditorio oltre le taglie, che alli de: linquenti saranno datte an: cora si debba confiscarli i beni di qualumque sorte, e tù sei obligato si: come in detta parte si con: tiene subito che l’inter: renghi alcun simil caso, et proclamati li delinqu: enti si non compariran: no far tuor in notta tutti li beni cosi mobi: li, come stabili, et far: ne particolar notta so: pra i libri della Camera i quali beni siano obli: gati al pagamento delle taglie di quelli, et il ## 29v restante sia della Signo: ria nostra.

Che nelle confiscationi de debitori del Dominio nos: tro non si dia par: te ad’alcuno si non venduti li beni.

[M D X IIX] adi xi: di Marzo nel Conseglio nostro di Pregadi.

- quando l’ avaderà confis: car, ò metter in Camera be: ni de debitori del Dominio ## 30r di qualumque condittione de quali alcuno pretendesse haverne parte non si pos: sa tuor portione alcuna, che di ragione si aspe: tatte per essi beni in denari contadi, si non doppo venduti, et aliena: ti essi beni, et si al: cuno per inanti uscis: ce dall’offitio niente di manco le restino obli: gate le debite portio: ni sue, et si alcuno pagando altramente con: trafacesse al presente or: dine iremisibilmente cada alla pena di furanti.

30v

Che li datii siano incantati alli suoi tempi debiti.

[M D X IX] adi vii: di Maggio nel Conseglio nostro di Pregadi.

Non puoi incantar li da: tii, et mude non alli tempi ordinarii, nè rice: ver dalli condutori alcu: na summa di denaro i: nanti ch’entrino nelli det: ti datii non haverai espresso ordine del Conse: ## 31r glio nostro di Pregadi.

Item osserverai la parte presa nel Conseglio nos: tro di Pregadi à di Gugno 25 ri: in matte: ria dell’ordine da ser: varsida gli Ambascia: tori delle Communità, che veniranno alla Signoria nostra, la qual parte troverai in questa tua Cancellaria.

Che delli negotii publici non si possa seriver à privati.

31v

[M D XXII] adi xxvii: di Maggio nel Conseglio nostro di Dieci.

-‘ è ancora prohibito pot: ter seriver per alcun mo: do over far seriver adi alcuna persona delli ne: gotii à te commessi, over che spettasserò al Stato nos: tro, mà solo seriver deb: bi alla Signoria nostra sot: to pena di ducati cen: to, e d’imediata priva: tion del tuo reggimento.

- tutto quello, che intende: ## 32r rai spettar al honor di Venetia, over conoscerai tratarsi al contrario per tue lettere quanto più presto potrai, ni lo av: viserai.

Che non si possa far gratia delle condannason de roveri.

[M D XXIII] adi ulto di Feb[b]r[ai]o nel Conseglio nostro di Dieci.

Non posso alcun delli Retto: ## 32v ri nostri far gratia di condannason de roveri, nè permetter, che siano depe: nate le querelle et quelli, che contrafaranno incoran: no in pena delli delen: quenti, et li Rettori in termine di mesi sei deb: bano per li Proveditori nostri, et Patroni all’Ar: senal esser mandati debi: tori à Pallazzo di detta pena, nè possano esser de: penati si prima non ha: veranno il bollettino per quelli Proveditori, et Patro: ni, che si ritroveranno nel: la terra di haver sodis: fato quanto paveranno ## 33r debitori.

In matteria di dar notitia alli Prov[edito]ri alla Sanità della Peste, che fosse nella tua Giu: risditte.

[M D XXVIII] adi xxii. di Guglio nel Conseglio nostro di Pregadi.

Che subito che venirà il caso, che Dio ei guardi di Peste nella Giurisditio: ne à te commessa sei obli: ## 33v gato di giorno in gior: no alli Proveditori sopa la Sanità di tutto quel: lo che vi fosse di mor: to nel tuo territorio, co: me in ciasun altro lo: co che tù intendessi, che fosse infetto sotto pena di ducati cento de qua: li sarai posto debitor à Pallazzo per detti Pro: veditori alla Sanità si cosi mancherai di fare.

Che li Banditi possino impu: ne esser ama: zati.

34r

[M D XXXI] adi v: d’ Ag[os]to nel Conseglio nostro di Dieci.

Che salva qualumque al: tra parte in questa ma: teria disponente, et à qu: esta non repugnante sia aggionto, preso, et dechi: arito, et cosi si Labbi à publicar in questa Città, et in tutte si altre terre et luochi nostri da terra, et da mar che tutti li fanditi indis: tintamente, et quelli, che nell’avvenire saranno fan: ## 34v diti, cosi per li Conseglio, et Maggistrati nostri, come per li Rettori debbanno imedia: te conferirsi alli bandi lo: ro, et in quelli perseve: rantemente offedir alle lo: ro condannattioni, il che si non faranno, et saranno trovati nelli luochi pro: hibiti à loro per la for: ma delle loro condanati: oni possino impune es: ser offesi, et morti, con il medemo premio alli in: terfetori, che haveranno quel: li che li presenteranno vieri.

Che li monetarii, ## 35r che saranno con: dennati non pos: sino scuodersi i membri con denari.

[M D XXXII] adi xv: di Marzo nel Conseglio nostro di Dieci.

Osserverai, che in qualum: que condannason, che faran: no li Rettori nostri con: tra monetari- in pena corporal non vi si possi metter, ch’essi monetarii possino per alcun modo ## 35v redimersi con denari non os: tante vi fosse altro in con: trario, di modo che li mo: netarii condennati com’è predetto non possino redimes: si con denari sotto le pene contenute nella parte di qu: esto Conseglio, riservata nel resto la parte dell’ 1473s e tutte l’altre parti, che parlano de monetarii.

In matteria, che li Banditi non pos: sino esser aveta: ti in casa, nè ac: compagnati.

[M D XXXII] ## 36r adi xxvi: di Sett[embr]e nel Conseglio nostro di Dieci.

- stato preso nel Conseglio nostro di Dieci che qualum: que persona riceverà al: cun bandito in Casa, over in Villa per piu di un giorno, over in altro lo: co, cosi di giorno, come di notte, over si accompagnerà con arme, over senza ar: me nelli luochi prohibi: ti per le lor condannatio: ni, ancorche lui li fosse congionto in stretissimo gra: do di parentella, quello, ## 36v che lo riceverà caschi in pena d’esser bandito per anni cinque da quella Cit: tà, e territorio, e quinde: ci miglia oltre li confi: ni, et pagar debba lire cinquecento de picoli alla Camera della detta Città, et similmente chi quelli accompagnerà, et chi quelli accuseranno guadagnino li: re doicento de picoli delli beni de delinquenti saranno si non delli de: nari della Signoria nostra, et si li predetti condenna: ti romperanno li confini, et saranno presi star deb: bano anno uno in prig-. ## 37r serati, et ritornino al ban: do, et hoc toties quoties.

Item osserverai la par: te presa nel Conseglio nos: tro di Dieci à i-: Genaro 1532: in matteria delle pene statuite contro li Biattematori, la qual par: te troverai in questa Can: cellaria.

In matteria della pe: na statuita à qu: elli, che compreran: no cose liti: giose.

[M D XXXIII] ## 37v adi xx: d’Aprile nel nostro Maggior Cons[egli]o.

L’anderà parte, che salve le -e-i, et ordeni sopra ciò disponenti, et à questa non repugnanti sia statuito, et preso che si alcun Nobile, ò Cittadino, et sudditto nos: tro della Città di Vene: tia, et di tutte le ter: re, e luochi nostri, et ca: daun altro sia chi esser si voglia comprerà cose litigiose cosi mobili, come stabili tolendo la litte in si facendo patto delli es: ## 38r peditione, overo farà patto di diffenderla, havendo in fine parte della litte della cosa acquistada, ò denari ò parimente farà ogni altro patto in cadaun al: tro mado, cosi avanti co: minciada la causa, come dappoi cominciada, e non fi: nida, cosi di stabili, co: me de mobili, et denari, et qualumque altra cosa che dir, ò imaginar si pos: sa sotto alcun color, ò ingegno cada alla pena di tando di questa Città, ove: ro di quella Città, e lo: co dove havesse commesso tal delitto per anni cinque, ## 38v et si fosse Nobile nostro non possa per detto tem: po haver benefitio, offitio, Conseglio, ò altro Reggimen: to, et debba pagar duca: ti tresento il terzo de quali sia dell’accusator, uno delli Avogadori nos: tri di Comun, overo del Rettor di quel luoco do: ve fosse commesso il delitto, et l’altro terzo dell’Arsenal nostro, et si sarà Cittadino, overo Avocato non possa pari: mente per anni cinque nè in questa Città, nè in altro loco del Domenio nostro haver offitio, ò be: ## 39r neffitio alcuno nè meno avo: car pagando similmente ducati tresento come di sopra, et cadauna vendi: tione, seritto, patto, cosi à bocca, come in serittura siano cossi, nulli, et di niun valore come fatti non fosserò, ritornando il tutto nel suo pristino stato, nè sia obligato il venditor restituer cosa alcuna à quello che ha: vesse comprata la litte, et similmente cadaun atto, serit: to, et patto di tal sor: te fatto avanti la pre: sente parte s’intenda, et debba esser tagliato, et ## 39v nullo, e cosi osserverai.

Item osserverai la parte presa nel Conseglio nostro di Pregadi à di Gena: ro 1534: in matteria de beneffitii -ulesciastici, la qu: al parte troverai in –a Cancellaria.

In matteria di quelli che venderanno al: cuna cosa più d’una volta.

[M D XXXVI] adi xxix: di Marzo nel Maggior Conseglio ## 40r L’anderà parte che nell’av: venire sè si troverà alcu: no che habbi ardimento tal fraudolente, e detestanda operattione di vender al: cuna cosa più d’una vol: ta, si in questa Città nos: tra, come in ogni altra Città, et loco nostro da ter: ra, et da mar debba qu: el tale, overtali poten: dosi haver nelle mani i: mediate conosciuta la ve: rità star un’anno in priggion, serato, et di pa: gar lire tresento de pi: coli da esser divisi per mettà frà l’accusator, et il Rettor che farà questa ## 40v essecuttione, et poi compito l’ anno della priggione siano banditi per anni sette di quella Città, e territorio do: ve sarà l’habitation sua, et anco dove saranno li beni venduti, sè veramen: te sarà absente citato pe: rò prima, et proclama: to sia bandito per anni sette com’è detto et li suoi beni siano obligati alle li: re tresento d’esser di: vise ut supra, et l’esse cuttione in questa Città sia commesso all’offitio nos: tro dei Cattaveri, li quali sotto debito di sagramen: to ovorendo simili cosi ## 41r siano obligati ad’–mguem farla osservar senza alcuna gratia, don, ò remission, et nelli luochi di fuori alli Rettori nostri di quelli, li quali havuto tal notitia ad’intelligenza di ogn’uno farla publicar, et registrar nelle Cancellarie loro.

Item osserverai la parte presa nel Conseglio nos: tro di Pregadi à ig: di Guglio 1536: in matteria che siano accusati quelli, che portano arme alle feste la qual parte troverai in questa Cancellaria.

41v

Item osserverai la par: te presa nel Conseglio nostro di Dieci à ri: di Febraro 1538: in matteria di quelli, che si vogliono presentar per via di gratia, la qu: al parte troverai in questa tua Cancellaria re: gistrata.

In matteria del lasciar con: dur le Bi: ave à Ve: netia.

[M D XXXX] adi xxi: di Guglio ## 42r Nel Conseglio nostro di Dieci.

Sei tenuto et obligato la: sciar venir à Venetia tutte le persone, che vo: lesserò condur per quel distretto Biave, et altre vestovaglie à Venetia li: teramente, et senza im: pedimento alcuno pa: gati però li soli, e con: sueti datii.

Delle pene statui: te contro li Falsacii

42v

[M D XXXXII] adi ultimo di Novembre nel nostro Mag: gior Cons[egli]o.

L’anderà parte, che sè de ceterò alcun in questa Città, e distretto, ò in al: cun luoco, ò terra nos: tra, si da parte da ter: ra, come da mar depo: nerà, ò farà deponer dolosamente il falso in alcuna causa cosi civile, come criminale, farà, use: rà, ò farà produr al: cun istrumento, ò serit: tura falso sia per qu: ## 43r al minima causa, et im: portantia esser si vo: glia gli sia tagliata la man dritta, et la lingua oppresso, si che non possa più parla: re, sè veramente la causa sopra la qual haverà deposto, ò fatto deponer il falso fatto, prodotto, ò fatto produr istrumento, seritto, ò seri: tura falsa sarà tale che importi la vitta del huomo si in liberarlo dalla Morte, come in ha: vergliela voluto dar in: debitamente all’hora gli sia tagliata la testa, et ## 43v questo non ostante alcun statuto, legge, ordine, ò pri: vileggio di quel luoco dove fosse commesso il delitto al quale in ques: ta parte tantum sia pienamente et totto de: rogato.

Che li Rettori al ri: torno dei loro Reg: gimenti portino in notta all’Avo: garia li Banditi per li loro reggim[en]ti.

[M D XXXXIII] adi x. di Nov[embr]e ## 44r nel Conseglio nos: tro di Dieci con la Zonta.

preso in questo Con: seglio à 8: di Guglio 1541: che tutti quelli saranno banditi dalli Rettori nostri si da parte da terra, come da Mar deffinitive, et imperpetuo per furti, ho: micidii pensati, et ca: si più attroci s’in: tendino anco banditi di questa Città di Venetia, et avioche dalli minis: tri nostri si possa sa: ## 44v per che saranno stati ban: diti da essi Rettori, et che venendo in questa Cit: tà possino esser ritenu: ti, et essequite le Ceppi, et ordeni contra di loro però.

L’anderà parte che tutti li Rettori nostri si da parte da terra, come da Mar siano tenuti al ri: torno dei loro Reggimen: ti portar in notta tut: ti li banditi nel tempo delli suoi Reggimenti con li no-ni, e cognomi loro, e con la co-pa del suo delitto, et espression del gi: ## 45r orno et del bando, et quel: li dar in notta nell’of: fitio dell’Avogaria nos: tra di Commun dove si: ano tenuti li doi Nodari principali à tener due li: bri uno per quelli di ter: ra ferma, et l’altro per quelli da mar, et sopra quelli nottar tutti essi ban: diti sotto pena di duca: ti cento per cadauno di loro, da essergli tolti per cadauno delli Capi di qu: esto Conseglio, et applica: ti all’Armar.

Et la presente parte sia posta in tutte le com: ## 45v missione delli Rettori.

Che li Rettori no– possi: no condennar in loco di tagliar membri alli delinquenti in Galea non pottendo con: dennarli per mi: nor tempo di mesi dis: -oto.

[M D XXXXV] adi xxv: di Maggio nel nostro Maggior Cons[egli]o.

L’anderà parte, che per ## 46r autorittà di questo Con: seglio sia preso, che do: ve nelle dette delibera: tioni sè disse che tutti li Rettori nostri da Mar, et da terra, et simil: mente li Maggistrati, e Con: segli di questa Città deb: banno condannar li de: linquenti à vogar al Re: n-o in cattena et come in quella dir si debba, che de cetero gli detti Ret: tori, Maggistrati, et Con: segli nostri possino con: dennar li delinquenti in loco d’amputation di membri, di bando, priggio: ne, confini, et altre cond[o]ni ## 46v che meritasserò citra penam mortis à vogar al remo alla cattena per quel tem: po, che à loro Rettori pa: rerà non pottendo esser condennati per minor tem: po di mesi disdotto.

Nè possano gli detti Retto: ri Maggistrati Consegli, nè alcun di loro deputar per le dette loro condanatio: ni à quelli che condan: neranno in Galea salario, over emolimento alcuno più di quello, che li sarà deputato per li Provedi: tori, e gli tre deputati sopra l’armar non devo: ## 47r gando per la presente ter: mination alla parte pre: sa nel Maggior Conseglio li 15: Novembre passato in Matteria delli Gadri d’esser puniti per li Signori de notte con tagli: arli le orechie, et il na: so, aviò siano meglio co: nosciuti, alli quali Signori de notte sia anco appion: to libertà oltre la da punitione di potter an: co condannar à vogar al remo alla cattena in Ga: lia per quel tempo, che li parerà remanendo nel res: to la detta deliberattion de ro. Maggio 1542: nel ## 47v suo vigor, e robor in tut: te l’altre parti sue, dovendo la Signoria nos: tra sotto debito di sa: gramento far dar à qu: ella la debita essevettione.

Che li Rettori non posso tener à Batessimo ò Cresima li figlio: li de sudditti à lo: ro Regg[imen]ti, com’è prohibitio à suoi Cu: riali.

[M D XXXXVI] adi xviii: Maggio nel Conseglio ## 48r nostro di Pregadi.

Assendo al continuo li Retto: ri, Proveditori, et altri rap: presentanti nostri molestati da diversi Cittadini, et altri nelle terre dove si attro: vano nelli reggimenti, li quali l’invitano, e per diversi modi li astringo: no à tener à Batessimo, ò Cresima li suoi figlioli, è à proposito per molti co[n]: venienti respetti di fargli provisione di modo, che per l’avvenire si desisti da simil offitio, et speti: almente mente, che staran: no ne detti reggimenti ## 48v à loro commessi.

L’anderà parte, che per autorittà di questo Conse: glio sia deliberato, che al: cun nostro Rettor, Prove: ditor, ò altro Rappresen: tante nostro, che per tem: pora si ritroverà in al: cun Reggimento cosi da terra, come da mar, ove: ro alcuno della corte, et fameglia sua non possa tener, nè far tener per sè à batessin-o, overo à cresima nel reggimento suo nè in altro loco figlioli di alcuna perso: na, et sia chi esser si ## 49r voglia sotto pena di du: cati quattrocento da es: sergli tolta per cadauno delli Avogadori nostri di Commun senza altro Con: seglio à quelli che contra: faranno all’ordine pre: sente delli quali siano d-tt- ducati cento a qu: ello, che darà la denon: tia da esser tenuto se: creto, et il rimanente sia diviso giusta la forma delle Ceppi nostre.

-e sotto l’istessa pena non possino li Rettori nostri, nè cadauno della Corte, et fameglia sua tuor ## 49v per Compare à Batessimo ò Cresima delli prop-ii loro figlioli alcuno della terra overo territorio dove si ritroveranno in reggimento.

Et la presente parte sia posta nelle commissioni di tutti li Rettori.

In matteria di qu: elli che com[m]etteran: no alcun debitto in luochi Saeri.

[M D XXXXVII] adi xxvi: Guglio nel Cons[egli]o*. ## 50r nostro di P[rega]di.

L’anderà parte, che per autorittà di questo Con: seglio sia preso, et fer: mamente statuito, che li delinquenti che nelle Chiese et cimiterio suo, et pa: rimente nelli Tempii, e luochi Saeri delle Città, ter: re, e luoghi del Dominio nostro cosida terra, co: me da mar cometteranno alcun delitto per il qua: le debbano esser puniti eriminalmente non possi: no esser puniti di mi: nor pena, che di bando, ò di servir alla Galea ## 50v in cattena per il tempo, che alli Rettori, et Giusdicenti nos: tri parerà conveniente al: la Giustitia secondo la qua: lità del delitto, et oltre tutte l’altre pene sia: no tenuti, et astretti alla satisfattion, e spesa, che si farà per recon: ciliar la Chiesa, et luochi conservati da loro violati, et profanati com’è conve: niente.

Che li offi[tia]l saranno rinontiati in mano del: li Rettori l’elett[–]e spe: ti al suo Suc: cessore. ## 51r [M D IL] adi iiii: di Sett[embr]e nel Conseglio nostro di Pregadi

L’anderà parte, che de cetero sempre, che si faranno in ma: no delli Rettori nostri renon: tie d’offitii solite confe: rirsi per loro Rettori quelli in mano de quali li sarà fatta la renontia non pos: sino in modo alcuno con: ferirsi à qual si voglia persona, mà la colattione loro sia, et s’intenda es: ser riservata alli Successo: ri suoi, che si eleggeranno ## 51v doppo il tempo della renon: tia, et non altramente, et ogni colattione, e confermati: one fosse fatta nell’accuse: rire non servato l’ordi: ne presente sia nullo et di niun valore, il che sia og: gionto alle commission, de rappresentanti, e Rettori nos: tri da terra, et da mar offire che cosi sia inviolabil: mente osservato.

Che li Cingani non possino stare nel: li luochi del Dominio nostro.

52r

[M D IL] Adi xxi. De[cembr]e nel Conseglio nostro di Pregadi.

Assendo la pratica de Cin: gani erante, che van[n]o alo: giando in Campagna, et nelle Ville del Stato nostro di molto danno alli luochi do: ve habitano per giornata, et di non puoco dispiace: re alli Sudditti nostri, li quali duoleno, che siano admessi cosi facilmente nel: li nostri territorii con inte: resse loro.

52v

L’anderà parte, che per au: torittà di questo Conseglio sia commesso à tutti li Rettori nostri di terra ferma, che per l’avvenire per alcun modo non deb: bino far più patenti, nè in voce dar licenza ad’ al: cuno vagabondo di potter venir à transitar nel Dominio nostro, mà, che in termine di giorni dieci debbino al tutto mandar: li fuori delli territorii lo: ro, nè per l’avvenire gli possi per alcun mo: do dar licenza non per deliberatt[ion]e di questo Con: seglio. ## 53r Che li Rettori non im: pedisiano alcuno, che vorà comprar bi: ava per con: dur à Ve: netia.

[M D LI] adi xxv. d’ Ag[os]to nel Conseglio nostro di Pregadi.

L’anderà parte, che al: cun delli Rettori nostri non possa sotto alcun pretesto impedir quelli, che vogliono comprar nel: li territorii loro biava di ## 53v quel sorte si voglia pa- condur in questa Città nos: tra sotto pena di duca: ti cento per ogni fiata che contrafaranno al pre: sente ordine nostro.

In matteria de contrabandi d’-gli et Saponi.

[M D LII] adi xxvii: [Decembre] nel Conseglio nostro di Pregadi.

L’anderà parte che ricer: ## 54r vando à tutte l’altre par: ti in questa matteria dis: ponenti, le quali siano - cadaun Rettor, et rappresen: tante nostro essequite in: violabilmente sia datta au: torittà alli Capitanii nos: tri di campagna, et ogni altra ministro publico, che ritrovando agli senza bol: letta dell’ offitio nostro del: la Farnaria, et Saponi sen: za quella dell’Insida se: condo gli ordeni nostri debban[n]o essi agli, et Saponi presentar à quelli Rettori, ò Rettor nel territorio del quali saranno stati tro: vati per contrabando, et ## 54v essa mercentia sia persa, et i Capitanii habbino la mittà del contrabando per loro trovato senza contra: dittione alcuna, et l’altra mittà sia divisa secondo l’ordinario.

Oltre di ciò siano teniti tutti li Rettori, et Rappre: sentanti nostri far far sopra tal contrabandi ogni diligente inquisitione à loro possibile, et sopra le qu: erelle, che in tal matteria fosserò datte essaminar testimonii et usar in ciò quella diligenza maggiore che potrano, et in caso, che fos: ## 55r se giustificato contrabando al: cuno la mittà di quello sia dell’accusator, et l’: altra mittà sia divisa ut supra.

Che quelli veramente che fa: cesserò contrabandi oltre tut: te l’altre pene statuitegli per le Ceppi siano conden[n]ati à star anno uno in prig: gion serati nè in simil casi si possa far dono, gratia, nè remission alcu: na, come di robbe, che so: no del tutto prohibite, nè si possa impedir alcun Magg[is]t[r]o di questa Città, nè in suspension, nè in appela[–]on ## 55v riservando però sempre l’ autorittà alli Avog[ado]ri nostri di Com[m]un.

Et essendo venuto à no: titia delli Savii nostri so: pra la mercantia, che mol: ti sudditti nostri compra: no agli, et Saponi per con: durli nelli luochi à noi sogietti, et fanno di quelli la bolletta all’Inuda, et Ternaria, li quali dappoi qu: ando hanno condato essi o: gli, et Saponi dove sono des: tinati tengono le bollette appresso di loro, et van[n]o alli confini delli luochi alieni do: ve comprano ogli, et Saponi, et ## 56r quelli con l’istessa bolletta conducono nelli li nostri però.

Sia preso, che tutti qualli, che trazeranno ogli, et Saponi da questa nostra Città deb: bano presentar le bollette di quelli in Cancellaria di quel luoco dove è desti: nata la robba et il Can: cellier sia tenuto far uno squarzo ad’ esse bollette, et infilzarle, mandandole di me: se, in mese qui à Venetia all’ offitio delli Savii nos: tri alla mercantia i qu: ali poi le debbano man: dar all’ offitio dove saran[n]o state fatte per incontrarle, ## 56v et il serivano di quell’ offitio, che le accetterà sia obligato di far di ricevar della quantità del: le riverte à quello, che le ha: verà portate, sotto pena à quello, che non presenterà la bolletta subito gionto con la robba di ducati cin: quanta, la mettà della qu: al sia dell’ accusator, et l’ altra mittà sia divisa gi: usta il solito, riservando però sempre alle Città, e luochi i privileggi specia: li, che havesserò.

Et sia la presente parte mandata à tulti li Retto: ri nostri, li quali debbano ## 57r farla inviolabilmente esse: quir, et osservar.

Item osserverai la parte presa nel Conseglio nostro di Dieci con la Zonta à ul: timo d’Agosto [1554]: in matteria, che li Rettori non possino condennar i delin: quenti in pena corporal e pecunaria, la qual par: te troverai in questa Cancellaria.

In matteria, che le sentenze del: li condennati alla Galea debbano ## 57v esser fatte con l’allirnatica.

[M DC LVIII] adi xxv Genaro nel Conseglio nostro di Pregadi.

L’anderà parte, che sempre, che de cetero sarà conden[n]a: to alcuno nelle Galea nostre al remo in ferri per qual si voglia Rappresentante nos: tro ti da mar, come da terra sia dechiarito per essi Rapprasentanti in caso, ch’es: so condennato non fosse bu: ono per Galea qual altra ## 58r pena debba haver per li misfati suoi in loco della Galea alle qual sentenze il Colleggio nostro sopra li con: dennati debba dar la debi: ta essecuttione, e–et-ando però quella sentenze, che contenesserò pena di san: gue, le quali sotto debito di sagramento siano fatte essequir per li Signori de notte al Criminal in ter: mine di giorni quindeci doppo che sarà stato dechi: arito li condennati non esser habili per Galea, non possendo alcun conden[n]ato alla Galea in loco di qu: ella esser cofinato in ## 58v in queste nostre priggioni di Venetia, essendo tenuti li Rettori mandar alla Camera nostra dell’ Armamento in: sieme con li condennati la copia dell’ inquisitione, et sentenze come stano, aviò quelle siano essequite debi: tamente, et si doppo fatta la sentenza, et non condoti ancor di qui li conden[n]ati fosserò scoperti non esser bu: oni per Galea debbano li Ret: tori dar subito essecuttione alla seconda sentenza senza man: darli altramente di qui.

Et non essendo conveniente, che quelli condennati à tem: ## 59r po, che havesserò servito par: te delle sue condannattioni, et divenuti poi impotenti havesserò à pattir tutta la pena dubiarita nella secon: da sua condannattione, sia preso, che li prefati Nobili nostri con la Maggior par: te di loro possino modifi: car quella parte di con: dariattione, che gli parerà, per Giustitia, havendo ri: guardo al tempo, che have: ran[n]o servito.

Et la presente parte sia registrata nella Camera, et mandata à tutti li Rettori, et Giusdicenti del Dominio ## 59v nostro, essendo tenuti tutti li Cancellieri, Coadiutori, et sostituti sotto pena d’es: ser privi per anni cin: que di non potter esser: citar, far essercitar al: cuna carita legger la pre: sente la presente parte à tutti li Rettori in presen: za delli Rei avanti il far della sentenza, registrandola nelle Cancellarie, et sia pos: ta per l’ avvenire nelle sue com[m]issioni.

In matteria, che possa esser con: den[n]ato alcuno alla Galea per ## 60r più tempo d’ anni dodeci.

[M D LVIII] adi v: di Genaro nel Conseglio nostro di Pregadi.

La debiberattione delle Galea de condennati è stata come à cadauno è benissimo notto di molto beneffitio, però si deve di tempo, in tempo far quelle provisioni, che sia: no per la conservatione loro neccessarie, et perche si vede per l’ esperienza, che delli co[n]: dennati per li reggimenti n[ost]ri ## 60v di vogar in Galea alla ca: tena in vitta sua non si riceve quel buon servitio, che si crede, imperoche sem: pre, che uno habbi vogato die: ci, ò dodeci anni si vede manifestamente, che rispetto all’ ettà, all’ essercitio, et alli accidenti si fan[n]o del tutto inabili à potter più lon: gamente servire, oltre, che sta: no di continuo come dispe: rati, tal che la Sig[no]ria nostra hà la spesa del pane, del vestirli, et non riceve da lo: ro il neccessario servitio, che si crede, oltre che questi tali vedendosi privi di pot: ter in alcun tempo esser ## 61r liberati cercano per ogni via, et modo di fuggire, et in molte occasioni potriano ap: portar diversi maleffiti on: de essendo neccessario prove: der.

L’anderà parte, che per au: torittà di questo Conseglio sia preso, et fermamente deliberato, che de cetero per qual si voglia Rappresen: tante nostro si da mar co: me da terra non sia nè possa esser condennato alcuno à vogar in ferri nelle Ga: lee de condennati per più tempo, che per anni dodeci il qual tempo computà l’ ## 61v amontar delli drappi, che ha: veranno havuto si farà molto più lungo restando ferme tutte quell’ altre con: dittioni, che nelle parti de condennati è dachiarito, nel qual tempo, e la Si: gnoria nostra potrà dal: li condennati ricever quel beneffitio, et servitio, che ricerca il beneffitio di det: te Galee, et li condennati con la speranza di haver à finir cena fiata il tempo delle loro condannattioni serviranno più pronta: mente, et con l’ animo più quieto.

62r

Della qual deliberattione nè sia datto notitia alli Magistrati di questa Cit: tà, et alli Rettori nostri da terra, et da mar, et posta nelle commissioni de Successori.

Item osserverai la parte presa nel Conseglio nostro di Pregadi à ii: di Gugno [1561:] in matteria, che li Rettori facino le sue sententie alternative, la qual parte troverai in questa Cancellaria.

Osserverai pure la par: te presa nel Conseglio ## 62v nostro di Dieci con la Zonta à 3: Marzo [1563:] in matteria, che li Rettori non mandino alcuno alli Capi del Conseglio di Dieci, sè prima non gli avise: ranno la causa che li mo: vono à mandarli, la qual parte troverai in questa Cancellaria.

In matteria de Beni nos: tri Feudali.

[M D LXIIII] adi xii: Novembre nel Conseglio nostro ## 63r di Dieci con la Zonta.

L’ anderà parte, che sia de: chiarito, che gli usurpatori de beni nostri Feudali non possino in modo, nè per tempo alcuno haver benef: fitio, nè valersi del favore delle predette parti [1496.] [1506:] mà come sarà fatta concienza ad’ alcun Rappre: sentante nostro di fuori, o: ver alli Maggistrati di qu: esta Città, che siano stati usurpati di tali sorte de beni della Signoria nostra gi: ustificata, che sarà l’usur: pattione debbano quelli ser: ## 63v vatis, servandis, ritornar nella Signoria nostra giusta gli ordeni, e proclami delli Rappresentanti nostri predetti confermati nel Colleggio nostro con intervento delli Capi di questo Conseglio, e tutte le ser: minattioni sin hora fatte si dalli Capi di questo Con: seglio, come dalli Rappresen: tanti nostri contra il pre: sente, ordine siano taglia: te, et restino di niun va lore.

Et della presente parte nè sia datta notitia à tutti li Rettori nostri delle Città di terra ferma, e da mar, ## 64r et registrata nelle loro co[m]: missioni, perche l’ habbino ad essequir inviolabil: mente.

In matteria de Ban: diti, che rompendo i condini fugo: no d’ un ter[rito]rio nell’ altro.

[M D LXXVII] adi xiiii. d’ Ag[os]to nel Conseglio nostro di [xii] coro la Zonta.

La facilità, che fan[n]o i Banditi ## 64v che rompono i condini di salvarsi fuggendo di un terri: torio nell’ altro è causa, che ardiscono di commetter mol: ti inconvenienti à danno de fedelissimi nostri, e con molto pregiudittio della Gius: titia al che essendo conve: niente proveder.

L’ anderà parte, che quando simil banditi fuggendo da un territorio di alcun nostro Rettor possino esser segui: tati, et presi anco nelli ter: ritorii d’ altri nostri Rettori, che confinasserò col territorio di donde fusserò fugati sen: za che si possa proceder con: ## 65r tro quelli, che li seguiteran: no, e prederan[n]o di viola: ta Giurisdittione.

Dovendo però esser obligati quelli, che prederanno ta: li banditi di consegnarli nelle forze del Rettor sotto la Giurisdittione del quale fosserò presi da esser per lui fatti diligentemente, et sicuramente custodia fino che da questo Conseglio sarà ordinato quello che si doverà far delli re: tenti, alli Capi del qual debba imediate cosi il Ret: tor, che li haverà nelle mani, come quello dal ## 65v quale saranno stati ban: diti dar avviso, et par: ticolar informattione del Successo, e della Cospa, et qualità del bando del re: tento, avioche si possa de: liberar quanto sarà con: veniente alla Giustitia, es: sendo obligati li detti Capi il primo giorno, che si chiamerà questo Conseglio espedirla per la prima co: sa, che si haverà da fare.

Quelli veramente, che segui: teran[n]o, e che prenderanno come di sopra tali ban: diti fugati da un terri: torio nell’ altro habbino le ## 66r taglie, e beneffitii dechia: riti nelle condan[n]ason del retento.

Et la presente parte sia publicata in questa Città sopra le scalle di [San Marco], et di Rialto et mandata à tutti li Rettori perche la facino publicare, et os: servar, et sia anco stam: pata per Maggior intelli: genza di cadauno, et regis: trata nelle commissioni de Rettori, che partiranno.

Item osserverai la par: te presa nel Conseglio nos: tro di Pregadi à [14:] di ## 66v Novembre [1577:] in matte: ria delle condanne, che fa: no li Rettori, la qual parte troverai in ques: ta tua Cancellaria regis: trata.

Nel tuo ritorno à Venetia consegne: rai al Conseglio di Dieci le seritture secrette.

[M D LXXVIII] adi xiv: di Marzo nel Conseglio di Dieci, e Zonta. ## 67r - quando toernerai à Vene: tia sei tenuto di presen: tar per inventario alli Ca: pi del Conseglio di Dieci tutti li tuoi registri, let: tere, et altre serriture pu: bliche in matterie secrette sè nè havesti alcuna per sorte, che spetasserò al Stato.

Doverai pure tenere à par: te tutte quelle lettere, e commissioni secrette, che ti saranno datte cosi da qu: esto Conseglio, come dal Senato, e quello, che seri: verai in dette matterie secrette nè darai copia ad’ alcuno. ## 67v Osserverai ancora la par: te presa nel Conseglio nos: tro di Pregadi à 4 : di Mar: zo [1581:] in matteria del: le lettere di posesso le beneffitii -ulesiastici, la qu: al parte treoverai in qu: esta Cancellaria.

Che li processi ad’ in: quirendum siano pre: sentati alle Avo: gadori nel fin del Reggi mento.

[M D LXXXII] adi xiiii. di Marzo nel nostro ## 68r Maggior Conseglio

Tutti li processi veramen: te formati contra di qualumque ad’ inquirendum nel tempo del tuo reggimento sei tenuto in termine di giorni quattro dappoi, che sarai gionto à Venetia pre: sentar, et dar alli Avo: gadori nostri di Commun, non tenendo appresso di te, nè facendo tener alcuna copia si non le condan: nationi seritte ordinata: mente in un libro, il quale sia Casciato alla Can: cellaria del tuo reggimen: to, sotto le pene conte: ## 68v nute nella presente parte.

Item osserverai la parte presa nel Conseglio nostro di Pregadi à 15 : di Dec[embr]e [1595] in matteria, che li Rettori non possino dar denari anticipati alli Sti: pendiati, e salariati, la qual parte troverai in q[ues]ta Cancellaria.

Delli due soldi - lira de contrabandi, e confis: cattioni per le Convertide del: la Zudecca.

[M D LXXXXVI] ## 69r Adi xxii. di Feb[bra]ro nel Conseglio nostro di Preg[a]di

L’ anderà parte, che il detto Ino: nasterio delle Convertide della Zudecca haver debba nell’ av: venire di tutti li contraban: di, che dal primo di Marzo prossimo inpoi saran[n]o spe: diti, cosi per li Consegli, Maggistrati, et offitii di questa Città, come di qual si voglia Rettor, Proveditor, ò altro Giusdicente d’ ogni qualità, e condittione del stato nostro di terra fer: ma soldi due per lira, et ## 69v il medemo haver debba di tutte le confiscationi, che si faran[n]o da cadauno de sopra: detti Magg[is]t[r]à, Consegli, Rettori, et Giusdicenti in cadaun luo: co non compresi però li be: ni de ribelli.

Et per l’ essecuttione di questo denaro sia conces: sa autorittà al Colleggio di potter di tempo, in tempo dar quelli todeni et far quelle provisioni, che saran[n]o nec: cessarie, onde le monache sudette poss[-]o conseguir il fru: to della presente gratia sen: za diminutione, ò fraude al: cuna. ## 70r In matteria, che li Rettori debbano pu: blicar li senten; ze che faran[n]o nelli luochi publici.

[M D LXXXXVII] adi viii: di Guglio nel Conseglio di Dieci.

Per levar molti inconvenien: ti, che seguono d’ intorno alla publicattione delle sen: tenze, che vengono fatte dalli Rettori nostri, cosi da terra, come da Mar però.

70v

L’ anderà parte, che non pos: sa nell’ avvenire alcu no delli Rettori nostri da terra, et da Mar publicar le sue sentenze nelle Camere co: me s’ avostumato di far fin hora, mà tutte esse sen: tenze siano publicate nel: li luochi publici, nè s’ in: tendano esser valide sè non saranno state publicate com’ è predetto. Dovendo: si mandar la copia del: la presente parte à tut: ti essi Rettori per la sua inviolabile essecuttione, et da qui inpoi registrata nelle loro commissioni.

71r

In matteria della ricevuta del denaro.

[M DC II] adi xxvi: di Sett[embr]e nel Conseglio nostro di Pregadi.

Li denari veramente, che si mandano dalla Cecca nostra et d’ altri offitii, e Mag: istrati di questa Città à rappresentanti nostri da terra, et da mar per pagar armate, militie, e qualumque altra spesa da farsi per conto della Sig[nor]ia ## 71v nostra si debbano conseg: nare in groppi ben con: ditionati, e bollatti con li sigilli di San Marco, e del: li Coscieri, e depositarii - cassa de quali posse: rà l’ espedittione di es: si denari, e con le fa: ture incluse, dovendo es: si rappresentanti nostri far li pagamenti nelle medeme valute, sotto pe: na contrafacendo di per: der il denaro in altra valuta esborsato, e di: eci per cento di cadau: na sorte di valuta da esser datto all’ accusa: tor qual sarà tenuto se: ## 72r creto, et oltre di ciò sa: ranno publicati nel Magg[ior] Conseglio.

Che li Rettori non pos: sino conceder sal: vi condottio, nè assicurar Banditi.

[M DC III] adi xx: di Dec[embr]e nel Conseglio nostro di Dieci.

Vedendosi, che contro qu: elli osservantia, et rispet: to, che si deve havere ## 72v all’ autorità di questo Con: seglio d’ alcuni Rettori non vengano concessi al: li Banditi da questo Con: seglio, ò con l’ autorit: tà, ò per delegattione di esso, et similmente alli Banditi dal Conseglio di quaranta al criminal salvi condoti per andersi à presentare per impu: tation de nuovi delitti commessi ancorche habbino stretezza, et condittione nelli loro bandi, è conveniente per oviare à disordine cosi importante far alcu: na provisione però.

73r

L’ anderà parte che tutti li salvicondotti, che sono stati di tal modo con: cessi fino al presente giorno da Rettori nostri à qual si voglia perso: na bandita da questo Conseglio di qual si vo: glia sorte di bando, ove: ro con l’ autorittà, ò - delegattione di esso et me: dessimamente del Conseglio di quaranta al Crimi: nal tutti s’ intendano tagliati, et annulati co: me sè fatti non fosse: rò, et ovorendo procla: mar alcun bandito come di sopra, volendosi esso ## 73v presentare debba per il ban: do, che havesse havuto da questo Conseglio, ò con l’ autorità, ò per dele: gattione di esso far diman: dar il salvocondoto à det: to Conseglio nostro di Di: eci solamente, et per li bandi del Conseglio di Quaranta al Criminal far ricercar il salvocondotto da detto Conseglio di quaran: ta al modo, che da esso vien osservato, et sè per l’ avvenire alcun Rettor concederà contra la for: ma della presente parte alcun salcocondotto à chi sè sia, oltre l’ esser nullo ## 74r cadi esso Rettore in pena di ducati mille da esser: li iimediate tolti da ca: dauno de Capi di ques: to Conseglio, et Avogado: ri di Commun giusta Ca la parte di questo Con: seglio sotto li Novembre prossimo passato, et sia: no privi li Cancellieri, che notasserò li detti sal: vicondoti di potter esser: citar più per anni di: eci Cancellarie, et quello che haverà havuto il sal: vacondo da qual si voglia Rettore, et anderà à pre: sentarsi possi esser egli preso, et essequito la sua ## 74v sentenza come ritrovato nella frattione del suo co[n] fine.

Tutti li presentati fin hora contro la dispositione della presente parte alle priggio: ni di qual si voglia Rettore, ò Rappresentante nos: tro habbino termine otto giorni di tornar alli lo: ro bandi doppo la pu: blicattione fatta in ques: ta Città; dovendo esser fatti compagnar dalli mi: nistri di dove fosserò sta: ti levati.

della presente deliberatio: ## 75r ne nè mandata copia à tutti li Rettori nostri da terra, et da mar, et sia essa posta in tutte le lo: ro commissioni per la sua debita osservanza.

In matteria delle lettere di posesso de beneffitii Ec: clesiastici.

[M DC V] adi x: di Gugno nel Conseglio nostro di Pregadi.

L’anderà parte, che sicome ## 75v in quella, che dell’ [1581] particolarmente è statuito che al ritorno di cadau: no delli Rettori in ques: ta Città non possino an: dar à Capello sè non porteranno fede di haver la detta parte intieramen: te, e com’è convenien: te essequita sarà loro ire: misibilmente prohibito l’ andar à Capello.

Et da mò sia preso, che con l’autorittà di ques: to Conseglio sia espressa: mente com[m]esso al fedelis: simo nostro Flaminio Bar: baro Sepretan[n]o deputato al: ## 76r le Voci, che debba pontual: mente ossevvare circa l’ andar à capello delli pre: detti Rettori quanto per l’antedetta parte è sta: tuito sotto iremisibil pe: na della privattione del suo carico.

In matteria de Canali de Rettori nostri da terra, et da mar.

[M DC V] adi xiiii: di Nov[embr]e nel Conseglio di Dieci.

76v

L’anderà parte, che sal: ve, et riservate le altre deliberattioni alla presen: te non repugnanti sia, et s’intendi espressamen: te ordinato, et fermamen: te statuito nell’ avvenire sia chi si voglia, che ha: verà avetato alcun ca: rico di Vicano, Giudice, Cancelliere con alcuno de Ret: tori nostri non possa dop: po che haverà prestato il solito giuramento inanti li Capi di questo Conseglio lasciar il carico predetto in modo alcuno, nè sot: to alcun pretesto massi: mamente per condursi à ## 77r servire altro Reggimento, nè li Cancellieri possino ac: cettar più di quella so: la Cancellaria per occasio: ne della quale haveran[n]o havuto il giuramento pre: detto conforme alle Ceppi, mà debba cadauno conti: nuar il servitio al qu: al prima si sarà obli: gato per tutto il tem: po del reggimento, non pottendo esser valido alcun atto, che fosse fatto da lo: ro in altra Cancellaria, mà restar debba nullo, et di niun valore, non pot: tendo in altra maniera esser liberato dalla sudetta ## 77v ragionevole condittione ec: ceso, che per parte di qu: esto Conseglio al quale - honeste, et neccessarie cause presasi prima dalli Capi di esso informattione gi: usta le Ceppi dal Rettor al qual servisse pacer: se di essaudirlo con li tre quarti però delle bal: lotte di esso Conseglio, sot: to pena à chi contra: facesse di non potter - anni dieci continui ime: diate sussequenti esser: citarsi come Vicario, Gi: udice, Cancelliere con al: cun rappresentante nostro cosi da terra, come da ## 78r mar, et di pagar ducati cinquecento da esser divi: si per terzo, una parte al denontiante, una alla casa dell’ Arsenal nostro, et della terza possa esser disposto secondo parerà al Maggistrato, che farà l’esse: cuttione, la qual s’ intendi commessa cosi alli Capi di questo Conseglio, come alli Avogadori nostri di Com[m]un dove prima si haverà la notitia della transgressione.

Et la presente parte sia man: data alli Rettori nostri co: si da terra, come da mar, et sia registrata nelle loro com[mu]ni. ## 78v In matteria della ricevuta del denaro.

[M DC V] adi xxvii: di Sett[embr]e nel Conseglio nostro di Pregadi.

Che cosi dalla Ceva nostra come da tutti li Magis: trati, che hanno carico d’ espedir denari publici à rappresentanti nostri da terra, et da mar per pa: gar militie, armate, per fabriche, et per qualumque altra spesa da farsi per ## 79r la Signoria nostra siano per lettere di quel Magis: trato, che nè haverà il carico inviati essi denari in grappi bollatti et ben conditionati ad’ essi rap: presentanti nel modo istesso, che per le sudette parti [1600] 26: Settembre è dechiarito, non pottendo per alcun modo, nè sotto qual si voglia pretesto ima: ginabile esser consegnati li denari publici in groppo, ò fuori di groppo ti per: sone particolari in questa Città per esser mandati à detti rappresentanti nostri, e questo per oviare à qu: ## 79v elli inconvenienti, che s’in: tende esser alle colte oc: corsi per tal causa, si che la medema valuta d’ argento secondo, ch’è dat: ta fuori dalla Cecca capi: ti ad’ essi rappresentanti nostri, li quali sotto le medeme pene dechiarite nel: la sudetta parte debba: no far li pagamenti nell’ istessa valuta, che riceve: ran[n]o, e non altra sor: te di valuta.

In matteria delli due soldi per lira spetanti al Hosped[al]e. ## 80r della Pietà.

[M DC VII] adi v: d’ Aprile nel Conseglio nostro di Pregadi.

L’ anderà parte che à glo: ria del Signor Idio, et ad’ honor publico per conser: vattione di cosi essemplare, et pio luoco sia conceso al Hospedal della Pietà il medemo, che à 26: Feb[b]r[ai]o [1596:] fù concesso al mo: nasterio delle Convertide del: la Gudeca, ciaè che il detto Hospedal della pietà havere ## 80v debba nell’ avvenire di tut: ti li contrabandi, che dal primo di Maggio prossimo in poi saranno spediti co: si per li Consegli, Maggis: trati, et offitii di questa Città, come da qual si vo: glia Rettor, Proveditor, ò altro Giusdicente d’ ogni con: dittione, e qualità del Sta: to nostro di terra fer: ma soldi due per lira da esser estrato da tutto il cu: mulo prima, che si facia altra divisione, et il me: demo, et nell’ istesso modo havere[-] debba di tutte le confiscattioni, che si faran[n]o da ciascheduno de sopradetti ## 81r Maggistrati, Consegli, Rettori, et Giusdicenti in cadaun lu: oco non compresi però li beni de ribelli.

l’essecuttione di questa parte sia commessa, sive comessa autorittà al Colleg: gio di potter di tempo, in tempo dar quelli orde: ni, et far quelle provi: sioni, che saranno necces: sarie, onde l’ Hospedal su: detto possa conseguir il frutto della presente gratia senza di diminuttione, ò fra: ude alcuna.

Item osserverai la parte ## 81v presa nel Conseglio nostro di Pregadi à 25: Guglio [1609:] in matteria della regolattione dell’ entrade pu: bliche, la qual parte tro: verai in questa tua Can: cellaria.

In matteria de Ban: ditti Retenti per contrafattione di bando.

[M DC IX] adi xviii: Sett[embr]e nel Conseglio nostro di Dieci.

82r

La deliberattione fatta da questo Conseglio più volte, et ultimamente l’ anno [1604:] 29: deccembre nell’ istessa parte delli beneffi: tii proposti pe l’ es: tirpattione de banditi, che da espresso obligo tanto à Magistrati di questa Cit: tà, quanto à Rettori di fuori in matteria di dar essecuttione alle sentenze con: tra li retenti per contra: fattione di bando, e cosi importante per servitio della Giustitia, et cosi nec: cessaria per le sue buone consequenze, che non doven: do in alcun modo, et tempo ## 82v esser intermessa, si come alle volte per il finir del tem: po della sudetta parte de banditi è successo, si deve hora per sempre stabilir la sua continua, et debita es: secuttione.

Però l’ anderà parte, che con: forme à quanto fù delibe: rato com’ è predetto siano tenuti li Capi di questo Conseglio nelli casi da qu: ello espediti, et li Avoga: dori nostri di Commun per li medemi casi, et per li altri dei Consegli, e Maggis: trati di questa Città, et dei reggimenti di fuori di ha ## 83r ver fatto dar essecuttione alle sentenz, che saranno fatte contra li rei presi, et consegnati nelle forze di qu: esta Città, con obligo quan: do li Capi, et Avogadori usci: ranno di Maggistrato di do: ver portar una fede li Avogadori dalli Nodari pri: marii dell’ Avogaria, et li Capi dalli Segretarii, di ques: to Conseglio di haver nel loro tempo essequito il pre: detto ordine consegnandola al fedelissimo Flaminio Barbaro Segretario deputato alle Vo: ci, et suoi Successori senza la qual fede non le sia fatto il bollettino, nè possi: ## 83v no andar à capello per modo alcuno nè esser ballottati in qual si voglia offittio, Reggimento, Conseglio, ò Colleggio pottendo ogni uno far la concienza di tal transgressione, et l’elet: tione resti nulla, et di ni: un valor, sotto pena al Segretario deputato alle Voci, che contrafacesse di priva: tione del carico, et di pa: gar del suo le taglie con: tenute nelle sentenze delli retenti come di sopra, la qual pena sii imediate man: data ad’ essecuttione con: tro di lui per ogni uno delli Avogadori nostri di ## 84r Commun senza altro Conse: glio.

Quanto poi alli retenti, et consegnati nelle forze dei reggimenti di fuori non deb: ba il Segretario deputato al carico delle Voci far ad’ alcun Rettore il bollettino d’ andar à Capello sè non li sarà prima presentato un bollettino di uno delli No: dari primarii dell’ Avo: garia di haver fatto es: sequir le sentenze contro tutti li banditi retenti sot: to li loro reggimenti, do: vendo tutti li Rettori al loro ritorno in questa ## 84v Città portar alli Nodari predetti una fede delli Can: cellieri delli Rettori medemi sottoseritta dal Rettor suo Collegga, overo suo Successore con giuramento, che siano state essequite le sentenze come di sopra.

Oltre di ciò li Rettori, che non essequisserò le sen: tenze siano essi mandati debitori à Pallazzo di quan: to importasserò le taglie di quelli banditi retenti con: tro li quali non haves: serò essequite le sentenze.

Nè possano li Capi di questo ## 85r Conseglio dar licenza ad’ alcuno che non havesse osservato come di sopra sotto pena al Segretario deputato alle Voci com’ è sopradetto, mà in caso, che il retento supplicasse d’ es: ser reudito, overo si ap: pellasse per disordine hab: bia tempo quindeci giorni di presentare la sua suppli: ca sempre, che voglia esser reudito, et poi due mesi à farsi espedire dappoi la sua retentione, doppo il qu: al tempo non si possa, nè dalli Capi, nè dalli Avo: gadori uniti, ò separati conceder provoga di sorte ## 85v alcuna, mà debba imedia: te esser essequita la sua sentenza con li modi stre: tezze, et pene alli Capi, Avogadori, Rettori, et Seg[no]rio che si contengono nella pre: sente deliberattione.

Debbano li Rettori nella Giu: risdittione de quali fosse retento alcun bandito far essequire le sentenze sotto tutte le pene sopraseritte.

la presente parte non possa esser devogata in conto alcuno imaginabile, nè alterata, riformata, ò dechiarita si la parte non ## 86r sarà posta, et presa con li cinque sesti delle bal: lotte di questo Conseglio.

sia mandata à tutti li Rettori da terra et da mar, et posta nelle loro commissioni per l’ av: venire per la sua debita essecuttione.

Item osserverai la parte presa nel Conseglio nostro di Dieci à 21: di Guglio [1610:] in matteria delli relegati, la qual pate troverai in questa tua Cancellaria re: gistrata.

86v

In matteria delli Re: legati che si parto: no delli confini delle loro rele: gattioni.

[M DC X] adi xi: di Sett[embr]e nel Conseglio nostro di Dieci.

Per levar senza altra dilat: tione l’ essempio scandolosis: simo, che apporta la licen: tiosa inofedienza d’ alcuni Relegati, che si partono dal confine delle loro Relegatio: ni, et levar insieme anco ## 87r L’ occasione d’ altre male consequenze, che per ques: to possono succedere però.

L’ anderà parte, che tanto al presente quanto anco nell’ avvenire li Rettori dove sono, ò saran[n]o Relegate persone di qual si voglia condittione, et per qual si sia Conseglio, Reggimen: to, ò publico Rappresen: tante, ò Magistrato sem: pre che haveranno fonda: ta notitia, che alcuno rele: gato nella sua Giurisditio: ne sia partito dalli con: fini, che li sono preseritti debban[n]o farlo publicar nelli ## 87v luochi soliti incorso nella pena del bando, et altre come dall’ istessa senten: za, et dalle Ceppi in tal proposito i particolarmen: te disposto, dandone ime: diate con lettere avviso al: li Capi di questo Conseglio con la copia dell’ istessa publicattione la qual sia medessimamente per essi Capi fatta anco publicare in questa Città à notitia di cadauno; pottendo non: dimeno inanti tale publi: cattione essere li trans: gressori delle Ceppi e loro Re: legattioni fuori delli confini impune offesi, et morti con ## 88r li beneffitii, e taglie à cap: tori, e interfettori, che dalle Ceppi sono presenti.

Et la presente parte sia mandata alli Rettori dove si trovano relegati, et pos: ta nell’ avvenire nelle co[m]: missioni di tutti li Retto: ri da terra, et da mar per la sua debita essecu: tione.

In matteria de Spo: salitii et nasci: menti de Nobi: li che seguono di fuori.

88v

[M DC X] adi xv: di Dec[embr]e nel Conseglio nostro di Dieci.

Ch’ essendo tenuti li Nobili nostri habitanti in questa Città, et quelli, che habitano anco nelle terre dello Stato nostro dar in notta alli Rettori nostri dei luochi li nascimenti, et Sposalitii, che seguono nella loro Giurisdi: tione nel termine di un mese, mandando il proces: so poi alli Avogadori di Com[m]un, et come nelle Ceppi [1526:] l’ istesso sia statui: ## 89r to, che facino li Rettori à quali nascesserò nel reggi: mento alcun figliolo, e se: guisse alcun Sposalitio fa: cendo formare il processo nel termine sopradetto per il Collegga loro, ò Rettori vi: cini non havendo Collegga, et non da suoi Cancellieri sicome alcuni hanno osser: vato di fare, et subito ma[n]: dar essi processi alli Avo: gadori nostri di Commun predetti.

Dovendo poi cosi li Nobi: li, com’ essi Rettori nel ter: mine di un mese doppo il loro ritorno à Venetia ## 89v dar in notta essi nasci: menti, et Sposalitii all’ offi: tio dell’ Avogaria, et far la prova solita, et or: dinaria in detto offitio.

In matteria de Galeoti sfor: zati.

[M DC X] adi xiv: di Feb[b]r[ai]o nel Conseglio nostro di Pregadi.

Siano espressamente obligati tutti li Rettori di terra ferma, come anco li Magg[is]t[r]i ## 90r di questa Città niuno esse: tuato mandar li conden: nati alla Camera dell’ ar: mamento, et non à Capi da mar, ò Sopracomiti sicome à grave pregiuditio del ser: vitio publico, et del parti: colare è stato da certo tempo in quà contro la for: ma delle Ceppi introdotto, sot: to pena alli Cancellieri, o: vero Nodari che si invias: serò di ducati cinquecen: to, et alli Capitanii, ò Can[cellier]i che li accompagnasserò di ducati dieci per testa, et li offitiali d’ esser con: dennati disdotto mesi in Galea con li ferri alli piedi, et ## 90v tretanti alli aguzini, ove: ro offitiali, che li riceve: ranno contra l’ ordine so: pradetto.

Et della presente deliberattio: ne nè sia mandata co: pia à tutti li Capi da mar Sopracomiti, et à quelli offi: tii di questa Città, et Reggi: menti di fuori, che han[n]o cri: minale, avioche da cadau: no le sia datta la debita essecuttione, et sia posta anco nell’ avvenire in tutte le loro commissioni, sotto pena al fedelissimo Flami: nio Barbaro Deputato alle Voci, che facesse l’ espeditti: ## 91r one delle commissioni sopra: dette senza questa parte di ducati cinquanta per cada: una da esserli tremisibil: mente tolta da cadauno delli sopradetti Proveditori, e de: putati al Collegietto.

Item osserverai la parte presa nel Conseglio nostro di Pregadi à [9] di Settem: bre [1511:] in matteria della dispensa delli offitii, la qual parte troverai in questa Cancellaria.

Che non si possa far alcuna es: secuttione s[–]a ## 91v Anenali Bovini dell’ Istria, et del: la terra fer: ma.

[M DC XI] adi xii: d’ Ottobre nel Conseglio nostro di Pregadi.

La molta, et estraordinaria stretezza delle carni favine, che già qualche anno conti: nua in questa Città, ha datto causa alla gran diminuttio: ne, che si vede esser suc: cessa, che di questa sorte d’ anemali in terra ferma ## 92r con pregiuditio, et incomodo notabile dell’ aggricoltura, e d’ altri bisogni ancora de carezzi, condotte, et altro, che avoce non manco per ser: vitio publico, che de par: ticolari, essendoci per il mon: umento di dette carne solite nei tempi passati co[n]: dursi d’ altre parti con: sumati li buoi dello Stato nostro di terra ferma, ol: tre che tanto manco si appli: cano li sudditti nostri ad’ arlevare di questi anema: li per li usi sudetti gran: demente neccessarii, quanto che ben spesso restano molesta: ti, et impediti dell’ essecuti: ## 92v oni, che per occasione de de: biti, ò d’ altre pretensioni s’ è introdato farsi con: tro di loro sopra essi ane: mali bovini, che quando pur non fosserò à ques: to sottoposti, sicome con gran ragione vien provis: to dalle Ceppi, che li Buoi, et istromenti d’ aratro non possino esser con dette esse: cuttioni molestati senza du: bio la molta abbondanza de pavoli in più parti dello Stato nostro saria ben usa: ta con augumento moltepli: ce delli armenti, et di quelle buone consequenze quanto all’ aggricoltura, et ## 93r alli carezzi, et anco alla pro: visione delle carni per ali: mento de popoli, et che può facilmente da cadauno es: ser compresso però.

L’ anderà parte che cetero per causa d’ alcun debito, ò pretensione, che fosse pro: mossa, ò contrata nell’ av: venire non si possa da ministri, overo offitiali, et altri per alcun ordine, ò mandato de Rettori, ò altri publici Rappresentanti far più alcuna, essecuttione de sequestri, ò vendite, overo pagamenti, ò pegnorar, ò metter altro impedimento ## 93v sopra anemali bovini di qual si voglia sorte, che fos: serò nello Stato nostro di terra ferma, et dell’ Istria per alcun modo, ò via ima: ginabile, mà restino tali ane: mali sempre del tutto essenti, et preservati da ogni mo: lestia per servitio dell’ agri: coltura, e d’ altri bisogni, come devono esser per Ceppi, et ordeni nostri li Buoi d’ aratro.

Il che sia tutto dalli Rettori delle Città, et terre nostre fat: to publicar, et essequir non manco nelli Territorii, che nelle Città, Castelli delle loro Giu: ## 94r risdittioni, dovendoli perciò esser mandata la presente deliberattione da esser regis: trata nelle loro Cancellarie, [-] che siano particolarmente da Successori essequita, et fatta essequire.

Che li Rettori non possi: no liberar alcun confinato in prig: gione sè non passato il tem: po della sua condanna.

[M DC XI] adi xiii: di Feb[b]r[ai]o nel Conseglio ## 94v nostro di Dieci.

S’ è introdotto da certo tempo in quà un abbuso molto grande, che li Rettori nel partir dai loro reggimen: ti, overo quando entrano al governo delle Città, e ter: re nostre per acquistar la gratia di tutti liberano li carcerati in priggione in vitta, et à tempo, tan: to quelli, che sono Stati dalla loro ordinaria auto: rittà condennati, quanto con maggior autorittà de Con: segli della Republica nostra i quali solamente han[n]o la potestà di liberarli. L[i]b[er]o ## 95r effetto, indebito, et contra: rio alle Ceppi nostre offende la Giustitia non solo, mà partorisce diversi mali à pregiuditio de particolari, e del publico ancora, et per: ciò convenendo al com[m]une servitio, et reputation pu: blica, et al buon governo dello Stato nostro prove: dersi nell’ avvenire.

L’ anderà parte, che non possa de cetero nessun Rettor, che tornerà dal go: verno delle Città, terre, et lochi nostri andar à Capello, nè esser provato ad’ alcun offittio, Conseglio, Magistrato, ## 95v ò reggimento sè non por: terà con le altre fedi, e bollettini ordinarii una fede con giuramento di mar propria del Rettor suo Colleg: ga, et del suo Successore al fedelissimo nostro Segretario de: putato alle Voci di non haver liberato alcun con: finato in priggione cosi in vitta, come à tempo nell’ avvenire della sua condan[n]a espresso, et dechiarito, nè possano li Conseglieri, ò Capi sotto debito di Sagramento conceder ad’ alcuno, che non portasse la detta fede licen: za d’ andar à Capello, nè d’ esser provato come di so: ## 96r pra sotto nessun color, ò pretesto, nè per uno, nè - più Consegli, sotto pena al Segretario deputato alle Covi de perder il suo salario di anno uno sempre, che essen: tisse contra il presente ordine nostro, nè possa la presente parte esser suspe: sa, interpetrata, alterata, nè fatto di essa gratia ad’ alcuno sè non con li cinque sesti di questo Conseglio.

Et la presente parte sia mandata à tutti li Retto: ri nostri da terra quale la facino registrar nelle ## 96v loro Cancellarie, et da qui à dietro sia posta nelle commissioni di tutti li Retto: ri da terra predetti per la sua debita essecuttione.

Item osserverai la parte presa nel Conseglio nostro di Pregadi à [29:] di Guglio [1614:] in matteria della regolattione dell’ entrade pu: bliche, la qual parte tro: verai in questa t-ea Can: cellario.

In matteria di quanto hanno da osser: vare li Capitanii Prov[edito]ri Generali, ## 97r et altri nel seri: ver lettere.

[M DC XV] adi xiii: di Gugno nel Conseglio nostro di Dieci.

Hanno introdoto alcuni Retto: ri, et publici Rappresentan: ti sriver spesso alla Sig[nor]ia nostra, et alli Capi di qu: esto Conseglio driciando le let: tere à private persone il più delle colte opperte, per: che habbino comodità di leg: gerle, riformarle à gusto lo: ro, presentarle, ò forse anco ## 97v tratenerle, secondo, che loro meglio pare, et piace, abu: so, et disordine, che per ogni rispetto ricerca tanto più ce: lere, et opportuno rimedio, qu: anto, che per ogni verso seguono effetti perniciosi di pregiuditio, e scandolo uni: versale con pessimo essem: pio del servitio della Gi: ustitia, et del publico in: teresse can perturbattione d’ ogni buon governo, essen: do chiara, et indubitata cosa, che quando la noti: tia de successi, et trata: tion de negotii non sia dal luoco proprio dove seguono, et si manegiaro ## 98r esposta con quella puri: tà, e diligenza, che convi: ene, si che resti in li: bertà d’ altri s’ alte: rar la sostanza, e le circostanze del fatto il tutto passerà con estre: ma confusione pero.

L’ anderà parte, che nell’ avvenire nessun Capita: nioi Proveditor General, Ambasciator, Rettor, Segreta: rio, ò altro publico Rap: presentante sia chi si vo: glia possa sempre, che le overerà seriver alla Si: gnoria nostra, et alli Ca: pi di questo Conseglio ## 98v alcuna cosa concernente matteria publico, ò di Gi: ustitia driciar le sue lettere sotto coperta, ò nel piego di alcuna persona privata benche congionta seco di sangue, et ch’ entrasse in questo Conse: glio, nel Senato, overo Colleggio, mà sottoseritte, che le haveranno di pro: pria mano sigillate, et fat: ta la mansione sopra il foglio, ò fogli dell’ istes: se lettere, et non nella semplice sopracoperta debba: no farle consegnar, à cor: rieri, ò Cavalari, ò altri, che le havesserò da portar, ## 99r et subito gionti in ques: ta Città presentarle senza dilattione alla Signora nos: tra, overo all’ offitio del: li Capi dove fosserò dri: ciate.

Et sè alcuno delli sopra: detti publici rappresentanti arderà contravenire à qu: anto è predetto incori nel: le pene statuite contro li propalatori de publi: ci secretti.

Dovendo cosi li Capi di questo Conseglio come l’ Inquisitori contro essi pro: palatori inquirire per ogni ## 99v via, et mezo possibile, et essquire la presente deli: berattione della quale sia mandata copia à tutti li publici Rappresentanti, che si trovano al pre: sente fuori offine la fa: cino registrar dove ri: cercherà il bisogno, et sia publicata nel Senato il pri: mo giorno ch’ esso si ri: durà, reigstrata nel capi: tular di detto Senato, et Colleggio, perche sia suma: riamente letta sempre, che si leggerà il capitular in un, et l’ altro loco, et sia posta nelle commis: sioni di tutti li Rettori, ## 100r et altri publici Rappresen: tanti com’ è predetto.

-elle quali pene s’ inten: dano parimente incorsi qu: elli che capitandole alcu: na lettera ordisserò cor: reggerla, traseriverla, ò ri: formarla in alcuna par: te.

Item osserverai la parte presa nel Conseglio nostro di Pregadi à [13:] d’ Otto: bre [1614:] in matteria de Cancellieri, e Camerarii, che riscuotono il denaro pu: blico, la qual parte troverai registrata in qu: ## 100v esta tua Cancellaria.

Parimente osserverai la parte presa nel Conseglio nostro di Dieci à [14:] di Marzo [1618:] in matteria del pagamento del denaro della limitattione del Con: seglio di Dieci, la qual parte troverai in questa Cancellaria.

In matteria di conceder licenze de roveri.

[M DC X IX] adi p[ri]mo Gugno nel Conseglio ## 101r nostro di Dieci.

Debban[n]o anco li Rettori nos: tri di terra ferma nel: le Cancellarie de quali sa: ranno nell’ avvenire regis: trate licenze di tagliar roveri al ritorno loro dai Reggimenti portar co: pia autentica al Maffistra: to nostro dell’ Arsenal del registro di tutte le dette licenze con l’ ordi: ne deseritto nella presente parte.

possano esser lasciati andar a Capello sè non ## 101v porteranno una fede del coadiutor deputato alla for: mattione de processi de Roveri sottoseritta dai Pro: veditori, et Patroni al Se: gretario deputato alle Vo: ci nella quale si vedi chiaro, che habbino porta: to in quell’ offitio co: pia del registro delle det: te licenze de roveri.

In matteria de Priori, Altati, et altri Supenori de Frati, et Monaci.

[M DC X IX] ## 102r adi xiiii: Sett[embr]e nel Conseglio nostro di Pregadi.

Per diverse deliberattioni, et ordeni del Conseglio di Di: eci, et altre del Senato è disposto, che li monasterii de frati, et Monaci, et altri Religiosi claustrali del Sta: to nostro non siano go: vernati da Priori, Abbati, ò altri superiori di alie: no Stato, et ciò per mol: ti covenienti rispetti, et per oviare à diversi im: portanti disordeni, che se: guivano, et vedendosi, che ## 102v dette deliberattioni non so: no com’ è di dovere esse: quite, et dalla trangressi: one succedono molti in: convenienti alli quali si deve rimediare quanto ra: gionevolmente si possa fare. Vi commettemo, col Senato, che nel tempo av: venire non dobbiatte in alcun modo permettere, che sia almesso al carico di Prior, Abbase, overo al: tro Superior di qual si voglia Religione de frati, overo de Monaci, overo di alcun altra congregattio: ne il quale non sia sudditti, et confidente nos: ## 103r tro, et natto nel nostro Stato, et questo nostro vo: lere essequirette pontualmen: te Voi, et vostri Successori in ogni monasterio del vos: tro Reggimento, et lo fa: rette capitar à notitia col mezo de Pru[denz]i secola: ri, ò con altra manie: ra, che vi parerà, si che vi ogni modo la presen: te nostra commissione habbia il suo intiero effet: to com’ è fermissima vo: lontà, et intentione nos: tra, et della ricevuta, et essecuttione delle presenti ci darette avvista.

103v

Et sia il presente ordi: ne registrato nelle com: missioni di tutti li Ret: tori, et essequito in qu: esta Città nel modo, che parerà al Colleggio nostro.

In matteria delle fedi, che devono portar li Retto: ri delli soldi delle Casse.

[M DC X IX] adi xvi: d’ Ott[obr]e trà gl Pro[-]vi Cons[-]i.

tu[-]vi Cons[-]i ovorendo ben ## 104r spesso alcune difficoltà per occasione delle fedi, che so: no portate da Rettori di haver fatto saldar alli Con: seglieri, e Camerlenghi le Cas: se del loro Manggio, et essi Conseglieri, et Camerlen: ghi di haverla saldatte per le diffierltà con le qua: li s’è introdotto farsi tali fede è neccessario perciò anco per servitio publi: co stabilirne la forma Appunto, avioche, et essi Rap: presentanti sappino in che modo si devono portar, et il Seg[retar]io alle Voci ri: ceverle, onde hanno sue Sig[nor]ie -er[-]me terminato, che ## 104v le fedi, che daveran[n]o por: tar li Rettori al Segreta: rio alle Covi di haver fatto saldar le casse, et li Conse: glieri di haverle saldatte pre: cissamente siano fatte nel modo infraseritto nè in altra maniera siano da esso Segretario avetate.

Per li Rettori

Si fa fede per la Magnifica Camera di - come il A[-]o Nob[ile]: ho[mo]: - mentre è sta: to in Reggimento hà fatto di tempo, in tempo saldar tutte le casse niuna eve: tuata alli -[-]ri S– con: ## 105r forme alle Ceppi in quorum fidem e–

Datta li

Sottoseritta dal Successor, over Colleggia, et dal ministro il tutto distintamente senza alcuna breviatura, et sen: za alcuna eccettione.

Per li Conseglieri Camerlenghi, et Salinieri.

Si fà fede per la Magni: fica Camera di - come il Clo[-]o Se- mentre è Stato in questa Città hà saldato ## 105v di tempo, in tempo intie: ramente tutte le casse di cadauna ragione per sua Sig[no]ria -[-]ma essercita: te niuna eccetuata giusta le Ceppi, in quorum fidem[que?]

Datta li

Sottoseritta da Rettor, et dal ministro tutto distinta: mente senza alcuna bre: viatura, et senza aluna eccettione.

La qual forma con la presente terminattione sia fatta stampar, et mandata à tutti li Rettori da ter: ## 106r ra, et da Mar dove so: no Camere, perche la fa: cino intimar à quelli mi: nistri, et registrar, et an: co sia de cetero posta nelle commissioni delli Ret: tori per la sua invio: labile essecuttione.

Item osserverai la parte presa nel Conseglio nos: tro di Pregadi à [10:] d’ Ottobre [1620:] in matteria della regolattione dell’ en: trade publiche, la qual parte troverai in ques: ta tua Cancellaria regis: trata.

106v

In matteria del pagamento del denaro della li: mitattione del Conseglio di Dieci.

[M DC XX I:] adi xviii: d’ Ag[os]to nel Conseglio nostro di Dieci.

-enche in varii tempi se: condo, che hà ricercato il bisogno siano state fatte di: verse deliberattioni per essi: gere da tutti indifferente: mente il denaro delle limi: ## 107r tattioni, ch’ è il più anti: co e proprio pagamento della Cassa di questo Con: seglio tutta via vengono sem: pre introdotte nuove covra: telle, et abusi per li qua: li resta non solo interota mà in gran parte annichi: lata s’ eccatione di cosi gi: usta, et ‘neccessaria contributi: one, et davendosi per ogni maniera provedere ad’ un tanto disordine.

L’ anderà parte, che rima: nendo ferme nel suo vi: gore tutte le altre deli: berattioni in questa matte: ria disponenti sia ad’ esse ## 107v appionto, et fermamente sta: tuito, che il fedelissimo Agostin di Franceschi depu: tato alle Voci, et quelli, che li succederan[n]o non pos: sino in pena della priva: tione del carico, e d’ ogni offitio e beneffitio, et di pagar del suo lasciar an: dar à Capello alcun nobi: le nostro doppo toonato da qual si voglia Reggimento, ò carico publico, overo doppo usciti di alcun maggistrato, et offitio di questa Città et molto meno farle il bol: lettino, overo dar lettera per andar ad’ alcun go: verno, et carico di fuori ## 108r di qualumque sorte, o: vero anco per entrar in qualche maggistrato, Conse: glio, Colleggio, et offitio den: tro di questa Città si non haverà fede autentica, che non vi sia debito di limi: tattione.

Nè possan[n]o li Conseglieri, nè li Capi di questo Con: seglio dar ordine, che sia: no fatte lettere per en: trar in qualche Reggimen: to Maggistrato, Colleggio, et offitio, et contrafacendo siano essi mandati debi: tori à Pallazzo per quella summa della quale apparisce ## 108v debitor il nome di quel tale al quale havesserò permesso l’ andar à Ca: pello, overo entrar nell’ altro carico dentro, et fuori di questa Città con: tro la form della pre: sente deliberattione.

Quelli veramente che dell’ [1615:] in quà inclusive so: no tornati dalli reggimen: ti overo sono usciti d’ alcun Maggistrato, et offi: tio restano debitori di li: mitattione habbino un me: se di termine ad’ usar delle sue raggioni, decider, et ultimare le pretensioni ## 109r che quomodocumque haves: serò, et in questo mentre le sia permesso l’ andar à capello, il qual termine passato non possa esser avetata supllica di pro: roga, nè d’ altra qual si voglia habilità, ò gra: tia in questo proposito, nè proposta alcun altra, che sin à quest’ hora fos: se stata presentata sè non depositeranno prima nell’ offitio dei Governa: tori dell’ Intrade tant’ oro, overo argento quan: to importa la summa del debito, et doppo fatto il deposito sopradetto habbi: ## 109v no tempo altri mesi sei à farsi espedire altrimen: ti sia portato in Cecca l’ oro, overo argento depo: sitato come di sopra, et con il denaro, che si traze: rà di esso sodisfare debba: si il debito, et portarlo nella cassa di questo Con: seglio giusta la forma del: le Ceppi, et ogni ordine, e terminattione che fosse fatta contra la forma della pre: sente parte, e delle altre fin hora prese in questa matteria di limitattione sia nulla, et di niun valore et resti casso, irito, et nul: lo come sè fatto non fosse, ## 110r ni si possa adduce in essem: pio alcun altro atto se: guito incontrario anzi c[-]e abuso, disordine, contraffattio: ne, et cavrutella perniciosa resti abbolita, et del tutto annichilata.

Et della presente delibera: tione sia mandata copia alli Rettori, Maggistrati, et publici Rappresentanti per la sua debita essecuttione, et in ogni caso sia sem: pre essequita senza potter pretender ignoranza, nè valersi d’ altra scusa, et il fedelissimo Agostin di Fran: ceschi sopradetto debba te: ## 110v nerla affissa in una ta: voletta nel loco del suo carico à Maggior intelli: genza di tutti, et ogni ordine, che fosse datto in contrario non debba da lui in alcun modo esser obbe: dito.

Et l’ essecuttione della pre: sente parte sia specialmen: te commessa alli Capi di questo Conseglio, ogni uno de quali unito, ò separato pos: sa, et debba darli intiera essecuttione.

In matteria del pagamento ## 111r del denaro della limitattione.

[M DC XX I] adi xxi: d’ Ag[os]to nel Conseglio nostro di Dieci.

Che alla parte presa in qu: esto Conseglio de [18:] Agosto sopradetto in proposito del pagamento del denaro del: la limitattione debito pagar: si alla cassa di esso Con: seglio sia aggionto et dechi: arito, che tutti li Nobili nostri, che ritorneranno di fuori si da terra, come ## 111v da mar habbino termine giorni quindeci doppo tor: nati in questa Città à por: tar la fede del pagamen: to fatto come anco dispo: ne la parte del Maggior Conseglio de de [24:] Gugno [1556:] il qual termine passato, et non presentate le fedi neccessarie sia con: tro di essi essequito in tutto com’ è disposto - la sudetta parte [18:] del mese presente.

Item osserverai la parte presa nel Conseglio nostro di Pregadi à [29:] Settembre [1621:] in matteria de Capi, ## 112r e Bombardieri provisionati la qual parte troverai in qu: esta tua Cancellaria regis: trata.

Parimente osserverai la par: te presa nel Conseglio nos: tro di Pregadi à [22:] di Marzo [1622:] in matteria della regolattione dell’ entra: de publiche la qual par: te troverai in questa tua Cancellaria.

In matteria della ricevuta del denaro.

[M DC XX III] ## 112v Adi vii: di Marzo nel Conseglio nostro di Pregadi.

Che alla parte di questo Con: seglio di [12:] Febraro [1610:] hora letta, et quella de [26:] Settembre [1602:], et [24:] Settem: bre [1605:] con essa stam: pate in proposito della prohibitione, et indrizzo del del denaro publico, che da questa Città si manda fuo: ri sia con la presente stam: pata, e rimandata alli Mag: gistrati di questa Città, e fuori à tutti li publici Rappresentanti da terra, et ## 113r da mar dove sono camere, dovendo intorno il modo di mandar fuori il dena: ro, e riceverlo nelle Came: re esser anco essequita per il Levante, per il Pre: gno di Candia, et per la terra ferma con aggionta, che li Rettori, et Camerlen: ghi al loro ritorno non siano Casciati andar à Ca: pello sè cosi per qppunto non haveranno di volta, in volta sempre essequito; non pottendo il Segretario deputato alle Covi sottoscri: ver, nè espedir le com: missioni delli Rettori sudet: ti sè non vederà, che in ## 113v esse s ia registrata la pre: sente, e sudette deliberati: oni, aviò alcuno non pos: si escusarsi d’ ignoranza.

Alla parte [24:] Settembre [1605:] sia aggionto, che tutti li cassieri de Maggistrati, che hanno carico d’ espedir de: nari à publici Rappresen: tanti nostri da terra, et da mar, et Capi per pagar militie, armate, fabriche, e qualumque altra spesa sia: no tenuti nella partita del denaro seriver special: mente l’ occasione, e pasag: gio con che l’ haveranno spedito altrimenti non le ## 114r sii fatto buono nelli saldi delle loro casse, e cosi an: co non le sii fatto buo: no si lo consegnaran[n]o, nè in groppi, nè fuori di grop: pi per modo alcuno, ò ca: usa alcuna à persone particolari si in questa Città, come fuori, nè ad’ at: tinenti de Rappresentanti à chi sarà mandato, nè ad’ altri.

Item osserverai la parte presa nel Conseglio nostro di Pregadi à [21:] di Marzo [1623:] in matteria del essa: tione del ducato di dacio, che si deve pagare per ogni ## 114v botte di Vino in terra fer: ma la qual parte tro: verai in questa tua Can: cellaria.

In matteria delle suspensioni, et Suffraggi- che otten: gono li banditi Retenti.

[M DC XX III] adi xx: di Gugno nel Conseglio nostro di Dieci.

Intendemo, che alcuni delli Retenti per contrafattione ## 115r di bando ancorche li sia stato intimato di dover dentro il termine di due mesi haver fatto espedir l’ appellattioni, intromisioni, ò altro, che pretendono non s’ è nondimeno curato di farlo, anzi malitiossamente tenendo in sè occulta qu: alche suspensione la pre: sentano doppo spirati li due mesi, et procuran[n]o con qualche modo frau: dolente di fuggire il merita: to castigo però.

Vi commettemo col Conseglio di Dieci di far intimar à cadauno cosi retento, ò che ## 115v si ritenesse nel tempo avve: nire, che in termine di gi: orni dieci, che habbino ad’ incominciare il giorno dell’ intimattione, che debba es: serli fatta subito debba haver presentato ogni sus: pensione, e suffraggio, che havesse ottenuto, et non lo facendo dentro detto ter: mine haverette esse sus: pensioni, et suffraggi per nul: li facendo essequire le dette sentenze.

Et il presente ordine faret: te publicar ad’ intelligenza di cadauno, et registrar in quella Cancellaria, come ## 116r sarà registrato nelle com[m]is: sioni de Successori, et pu: blicata, ò non doverà ha: vere la sua essecuttione, et della ricevuta, et esse: cuttione delle presenti ci darette avviso.

Similmente à tutti li Rettori di quà dal mezo, e quelli oltre il menzo in loco delli dieci giorni datto giorni vinti.

Et il presente ordine sia registrato nelle commissioni delli Rettori di terra fer: ma, et nè sia dato copia al Segretario alle Voci per: ## 116v che non espedisea le com: missioni sè prima non sarà stata registrata.

In matteria della prohibitione de Toleri, e fer: dinandi.

[M DC XX III] adi xxvi: d’ Ott[obr]e nel Conseglio nostro di Pregadi.

Richiede provisione celere, et risoluta il disordine grave che segue, et che ogni gior: no anderebbe crescendo per ## 117r l’ introduttione di quanti: tà di Toleri, e Ferdinandi adulterati di diverse stam: pe, che mettono anco in quelli delle buone stampe dubio, et confusione però.

L’ anderà parte, che tutti li Toleri, e ferdinandi di qualumque sorte siano ban: diti di questa Città, e da tutto il Stato nostro, sotto pena à cadauno che contravenisse cosi nell’ in: trodure come- nello spende: re, dispensare, ricevere, oltre la perdita delle monette di doversi proceder con: tro di lui à formattione ## 117v di processo criminale, et à quelle sentenze, che dalli Proveditori nostri sopra li ori in questa Città sarà giudicato richiedere la qua: lità delle transgressioni, mà quelli, che voran[n]o cam: biar essi Toleri, ò Ferdinan: di portandoli nella Cecca nostra nè haveranno il loro giusto valore, rimanen: do anco ferma giusta alle Ceppi à quelli, che volesserò portarli in essa Cecca con le solite fedi, et mandati conforme all’ istesse Ceppi.

Et della presente delibera: tione sia mandata copia al: ## 118r li Proveditori nostri Generali, et alli Rettori nostri da terra, et da mar per la sua ferma, et inviolabile essecuttione.

Et sia loro espressamente in: gionto, che facino essare ogni studio, et diligenza possi: bile à luochi opportuni per oviar con ogni vigillan: za, che non vi entrino le sopradette monette forestie: re contro gli ordini di sopra espressi si che de: vono esser inviolabilmen: te, et rigorossamente esse: quiti.

118v

Et appresso sia loro asso: lutamente prohibito il la: sciar spender ò ricever al: cuna sorte di monette cosi doro come d’ argento per Maggior pretio di qu: ello, ch’ è il corso in qu: esta Città, con obligo di proceder anco per via d’ inquisitione contro cadau: no, et contro gli stessi Camerlenghi, essatori, Scon: tri, et ogni altro minis: tro dal quale si contra: venisse alla presente delibe: rattione, overo si trans: gredisse in alcun altra par: te à quanto viene di so: pra ordinato, devenendo ## 119r contro li colpevoli à quel castigo, che giudicheran[n]o co[n]: veniente.

Siano tenuti nel ritorno da Reggimenti portar fede di haver cosi essequito, senza la qual non possi: no andar à Capello, nè es: ser ballotati ad’ alcun carico, overo offitio, et debbano avvisor ogni me: se di haver osservato li ordeni sopradetti al Mag: gistrato sopra li ori, al qual medeccimam[en]te sia incaricato l’ obligo di for: mar processo, et dell’ in: quisitione contro cadauno ## 119v pietà di questa Città, mà anco all’ Accademia de No: bili à grave danno, et pregiuditio loro, che non si deve più tolerare.

L’ anderà parte, che debbano li Rettori di terra fer: ma, et Maggistrati di qu: esta Città, e Dogado contar prontamente, et di tempo, in tempo l’ intiera porti: one di tutto il denaro del: li soldi due per lira delle condanne, contrabandi, con: fiscattioni, et altro, che per le Ceppi sono tenuti ris: ponder alli detti luochi pii, et Accademia, alli cassieri ## 120r de quali siano obligati di tutto darne distinto, et particolar conto, dovendo insieme darli, et assegnarli la portione d’ ogni, et qua: lumque sorte di robba, che fosse tata divisa per con: traffattione, ò in altra ma: niera, come anco doverà per qual si sia accordo, ò condanna, che fosse fatta sot: to nomi di proclami, stan: gade, in cere ò altro esser sempre del tutto intieramen: te estrato li predetti due soldi per lira, aviò sotto questi pretesti non venghi pregiudicato alli predetti luochi pii, et perciò dove: ## 120v ran[n]o continuar à por: tar la fede al Segretario alle Voci al loro ritorno dai Reggimenti, ò uscire dalli carichi obligati à qu: esto pagamento di haver intieramente essequito la presente deliberattione, et le Ceppi in questo proposito.

Et l’ essecuttione della presen: te parte sia com[m]essa alli Refformatori nostri del stu: dio di Padoa aggionti so: pra la detta Accademia.

In matteria della consegna, che de: ve esser fatta ## 121r per inventario dalli Rettori delli Pallazzi della loro ha: bitattione.

[M DC XX VII] adi xxv: Sett[embr]e nel Conseglio nostro di Pregadi.

Riesce considerabile il disor: dine, et il pregiuditio del publico interesse per quello, che si vede succedere fre: quentemente in alcuno de Pallazzi, che servono all’ ha: bitattione de nostri Rappre: sentanti, succedendo in essi ## 121v deterioramenti, rovine, et dan: ni per la reparattione de quali conviene la Sig[no]ria nostra spendere bene spesso rilevante summa di dena: ro, il che più facilmente succede nelli Castelli, et al: tri luochi meno principali dello Stato nostro per non essere in tale proposito ser: vato quella buona regola che converebbe però.

L’ anderà parte, che per l’ avvenire ogni volta, che si cambierà alcun nostro Rettore, ò altro publico Rap: presentante, il quale hab: bia, ò Pallazzo, ò altro loco ## 122r di ragion publica per sua habitattione debba sempre ri: ceverlo in consega partico: lare dal suo preccessore, il quale sia obligato di far: gli la detta consegna in serittura con inventario, et notta distinta, et particola: re di tutte le cose, come appunto si osserva nelle locattioni, et consegne delle Case private frà quei par: ticolari, che sono accurati, et diligenti nelle cose lo: ro, dovendo delli predet: ti inventarii esser fatte due copie sotto cadauna delle quali debbano sotto: seriversi di propria mano ## 122v cosi il Rettore, ò publico Rappresentante, che farà la consegna, come il Successo: re, che rivecerà la debba consegna, una delle quali copie debba Rettor di là, et registrarsi in quella Cancellaria, et l’ altra di esse copie d’ inventario, et consegna sottoseritta come di sopra debba portarsi di quà al Segretario de: putato alle Voci, il quale sia obligato conservarle tut: te in una filza separata.

Et non possa de cetero la: sciar andar à Capello al: cun Rettore, ò altro, che ## 123r ritornasse da loco doe fos: se pallazzo publico come di sopra sè non gli porte: rà effettivamente l’ in: ventario, et consegna au: tentica fatta come di so: pra al suo successore.

Et dalla prima volta inpoi, che sarà stato da cadaun luoco portato di quà l’ inventario intiero possa nelle altre sussequenti oc: casioni di cambio del me: demo Reggimento esser in ciò suplito col portar al medemo Segretario alle Vo: ci una fede sottoseritta dal Successore, che affermi ## 123v di haver havuta la conse: gna in conformità del pri: mo inventario, et si alcu: na cosa vi mancasse deb: ba esprimerlo nell’ istessa fede altrimenti s’ inten: da rimaner egli debito: re per la consegna del tutto.

Et da mò sia preso, che della presente deliberatio: ne sia mandata copia in cadauno dei predetti luo: chi per la debita essecu: tione.

Et sia registrata anco nel: le com[-]ni de Rettori. ## 124r In matteria d’ in: viar li tre soldi per lira al Pro: veditor in Cecca.

[M DC XXX] adi xxi: di Gen[a]ro nel Conseglio nostro di Pregadi.

L’ anderà parte, che siano tenuti tutti li publici Rappresentanti à quali spe: ta d’ inviare di due, in due mesi li soldi tre per lira spetanti al Proveditor in Cecca, dovendo al loro repa: ## 124v triare portar fede non pu: re della missione, mà che sia seguita com’ è sopradetto di doi, in doi mesi, inten: dendosi però dal prendar della presente parte con la quale non sii deroga: to ad’ ogn’ altra delibera: tione in questo proposi: to.

Et siano tenuti portar fe: de de haver come di so: pra essequito senza la qua: le non siano lasciati an: dar à Capello; Et sia obli: gato il Segretario alle Voci di far haver per quanto spetta ala suo carico alla ## 125r presente publica volontà la sua debita essecuttione.

Et sia mandata à tutti li Rettori delle Città, et lo: chi nostri da terra do: ve si fà simile essattio: ne.

In matteria de Dueli, e dis: fide.

[M DC XXX II] adi xvii: Maggio nel Conseglio nostro di Dieci.

125v

L’ anderà parte, che salve, e riservate l’ altre parti disponenti in questa matte: ria di cartelli, e disfide al: la presente non repugnanti, et specialmente di [9:] Aprile [1541:] siano, che tutti quel: li, che nell’ avvenire fa: ranno poner cartelli, et dis: fide à combatter in duello cosi, in questa Città, come in ogni altra Città dello Stato nostro da terra, et da Mar, facendo tali disfide in voce, ò col mezo d’ affi: sione de cartelli, d’ amici, padrini, et altre interposte persone, et in qual si sia modo siano, et s’ intendano ## 126r tutti incorsi nelle sottoseri: te pene.

Quelli, che faranno, ò faran[n]o fare la disfida in alcuno delli modi sopradetti sè saranno habitanti in ques: ta Città, et Dogado, et nello Stato di terra ferma siano, et s’ intendano Relegati an[n]i sette continui nel Regno di Candia, ò in qual parte di detto Regno, che parerà à chi farà la sentenza, et gli habitanti nel Stato da Mar, tanto dentro, co: me fuori di Cosfo siano re: legati medessimamente an[n]i sette continui in terra fer: ## 126v passata la mettà del tempo della relegattione, overo an[n]i cinque del tempo del ban: do, et nel rimanente sia: no Soggetti all’ altre con: dittioni di sopra espresse della voce.

Li stipendiati oltre le pene sopradette siano, et s’ in: tendano imediate privi delle condote, et del stipendio, che havesserò dalla Signoria nos: tra, con taglia alli capto: riper cadauna volta, et alli interfettori di lire due: mille de picoli delli suoi beni sè nè saranno sè non de lire settecento delli de: ## 127r nari dalla cassa di questo Con: seglio deputati alle taglie.

Li presi stiano anno uno in priggion serata alla luce, et poi ritornino alla loro relegattione, che all’ hora gli debbi prin: cipiar con gli stessi oblighi di sopra dechiariti, et ciò tan: te volte quante contrafarà.

Ogni et qualumque serittura di difida, cavallo, manifesto, ò altro, che si sia, che fusse pu: blicato sia, et s’ intenda taglia: to, et annulato hora per all’ hora come cosa indegna di huo: mo Christiano, et civile, possa apportare alcun benche ## 127v minimo pregiuditio alla per: sona contra che fusse publi: cato, nè al suo honore, et riputatione come serittura in: degna, et inabile à portar not: ta alcuna all’ honor di chi si sia.

Possano, et debban[n]o tutti li Rettori à quali sarà com: messo s’ essecuttione accettar denontie proceder per via d’ inquisitione contra prin: cipali consultori, partecipi, cooperatori, padrini, et altri che in qual si voglia mo: do si ingerisserò in simi: li negotii di duelli, dando loro le medeme pene di ## 128r sopra dechiarite.

Li Rettori al loro ritorno non siano lasciati andar à capello dal Segretario deputa: to alle Voci sè non por: teranno fede sottoseritta con giuramento di haver esse: quito quanto è sopradetto.

Sia la presente parte man: data à tutti li Rettori da terra, et da mar, regis: trata nelle loro commis: sioni, datta al Segretario alle Voci, stampata, et pu: blicata ad’ intelligenza di cadauno.

128v

L’ essecuttione in questa Città sia commessa alli Capi di questo Conseglio, et alli Avo: gadori di Commun ove prima pervenirà la notitia della transgressione, et di fuo: ra alli Rettori presenti, et Successori.

Et la presente parte non si possa suspender, revocar, interpetrar, ò in altro mo: do dechiarir sè non con le nove ballotte delli Conse: glieri, et Capi, et cinque ses: ti del Conseglio.

Item osserverai la parte presa nel Conseglio nostro ## 129r di Pregadi à [14:] di Gugno [1634:] in matteria della conservati: one de beni ecclesiastici, la qual parte troverai in ques: ta tua Cancellaria.

Parimente osserverai la par: te presa nel Conseglio nos: tro di Dieci à [19:] di Set: tembre [1635:] in matteria, che l’ applicattioni di denaro à gli offesi, ò suoi parenti, et attinenti siano riscosse tutte con li aggionti, la qual parte troverai in questa tua Cancellaria re: gistrata.

In matteria ## 129v Dell’ Elemosine - li Santi Luochi di Gerusaleme.

[M DC XXX V] adi ix: di Genaro nel Conseglio nostro di Pregadi.

L’ anderà parte, che in avve: nire in tutte le Chiese di questa Città, et in quelle d’ ogn’ altra Città, terre, e luoghi del Dominio nos: tro da terra et da mar nelle quali il Venerdi San: to si predicherà com’ è solito in tutte la parola ## 130r del Sig[-]ro -dio sia fatta una cercha in esse predime es: presa, et dechiarita per l’ honore, et servitio del San: tissimo Sepoliro, et de gli altri luochi di Gerusaleme, con obligo alli Curati, et Superiori delli Monasterii, et delle Chiese dove saran: no racolte tali elemosine di portarne, e consegnarne il denaro nelle Città vici: ne, che haveranno Camere co[n] espriamersi esser di detta ragione, et con obligo al: li Rettori nostri di tras: metterlo con la medema specificattione nella Cecca nostra al Proveditor alla ## 130v alla Cassa de gli ori, et argenti per esser poi da lui contato in quella, che per detti Santi luochi vie: ne tenuta in questa Città dal fedel Imperio di Rosci, ò da chi altri, che restas: se instituito in luoco suo.

Et della presente deliberati: one sia madata copia à tutti li Rettori nostri da terra, et da mar, che han: no Camera, et al Provedi: tor alla Cosca de gli ori, et argenti.

In matteria dell Elemosine ## 131r per li Santi luochi di Gerusaleme.

[M DC XXX VII] adi xvi: di Sett[embr]e nel Conseglio nostro di Pregadi.

La pietà della Signoria nos: tra hà com[m]esso con parte di questo Conseglio di [9:] Genaro [1635:] à tutti li Rettori da terra, et da mar di commetter il Venerdi San: to dove si predicherà una cerca per l’ honore, et ser: vitio del Santissimo Sepol: cro, et de gli altri luochi ## 131v di Gerusalem, et come in essa la quale si rende molto degna di qual si sia ordine per s’ effetto del publico volere però.

L’ anderà parte, che alla commissione delle cerche su: dette sia aggionto s’ obli: go à quei Rettori, che repa: triano di portar fede dal: le Camere di haver fatto portar in esse li denari delle medeme cerche di tem: po, in tempo, et oltre fede del Proveditor alla Casca de gli ori, et argenti deputato à ricever il denaro della sudetta ragione, che sia stato ## 132r inviato, ò da loro portato in questa Città, senza le qu: ali fedi non siano lascia: ti andar à Capello.

Et sia la presente registra: ta nelle commissioni di tutti li Rettori, et nella polizza di tutti gli obli: ghi loro.

Item osserverai la parte presa nel Conseglio nos: tro di Pregadi à [26:] di Settembre [1640:] in matteria delle condanne de Rettori la qual parte troverai in q[ues]ta Cancellaria.

132v

In matteria de Canc[ella]ria, che van[n]o con Rapperesentan: ti nostri.

[M DC XXXX I] adi vi: Guglio nel Conseglio nostro di Pregadi.

Importante è il carico de Cancellieri, che van[n]o con Rappre: sentanti nostri, et per con: sequenza neccessario, che le per: sone destinate ad’ essercitar, lo siano di tutta la condi: tione, di fede, et bontà in che la diligenza de medemi ## 133r Rappresentanti assicura la sci: eltà, mà perche molte cose importanti possano per ma: no di tali ministri è ben rimediare qualche disordine d’ admettere in simil carica persone di stato alieno .

L’ anderà parte, che non pos: sa alcuno essercitarsi per Cancelliero sè non sarà sud: dito offettivo della Signoria nostra natto qui, et il Pa: dre nello Stato nostro sia figliolo legitimo di legi: timo matrimonio, et ser: vate le altre condittioni disposte dalle Ceppi in pena di ducati cinquecento alli ## 133v Rappresentanti, che operasserò diversamente, et al forasti: erok che l’ essercitasse d’ an: ni cinque di priggione. L’ essecuttione di che sia com: messa alli Avogadori di Com: mun, et à cadauno delli Rap: presentanti nostri, et sia registrata nelle commissioni -e medemi.

In matteria delle condanne applica: te al Hospedal della pietà, et altri luochi Bii.

[M DC XXXX I] ## 134r adi xii: di Dece[mbr]e nel Conseglio nostro di Pregadi.

Dalla diminuttione evidente dell’ elemosine, et dall’ accre: scimento delle spese alla Casa della Pietà resta d’ avantaggio comprobato il bisogno di sovenire quel luogo, come con seritterua pi: ena di carità sè nè son espressi li deputati Gover: natori sopra di essa, con: venendo pure ogni setti: mana impiegarsi oltre la summa di ducati quattro: cento nel solo pagamento ## 134v delle donne, che in questa Città nel Dogado, et Ville co[n]: viene soministrano il latte à quelle creature, quali res: tano con questa utilissima introduttione quasi tutte pre: servate dalla morte, che pri: ma lor succedeva à più di sessanta per ogni cento di esse, à che aggiongendosi ban: ti altri inevibabili dispen: dii, nè dovendo opera co: si pietosa, e profi–a al publico restar intermessa.

L’ anderà parte, che inheren: do alle possatte moltiplici de: liberationi in tal matteria disponenti di [2:] Aprile, et ## 135r [8:] Agosto [1530:] [2:] Agosto [1625:] [19:] Settembre [1635:] [18:] Febraro [1639:] et altre anteriori sia espressamente commesso à tutti li Conse: gli, offitii, Maggistrati Cas: sieri di questa Città, et chi si sia che facesserò qual si voglia sorte di condan: ne etiam di contrabandi, e confiscattioni, come ancora à tutti li Rappresentanti di fuora di qual si voglia grado, et ordine del Stato nostro da terra, et da mar, Iusdicenti, et altri, che sotto qualumque titolo essercitino giudicatura, et facino con: danne per transgressioni di ## 135v biave, et pene peveriare, che vengono levate à se: questrati per inobedienza, et per qual si sia accor: do, ò sentenze fatte per contraventione di procla: mi, ò sotto nome di stan: gade, cere, ò altro, che deb: ban[n]o far sempre risuco: tere li aggionti delli soldi due per lira, et quanto sarà riscosso per questo Conto siano obligati di far capitare di quattro, in quattro mesi insieme con quelli, che devono estrahersi dall’ intiero cumulo di con: trabandi, e confiscattioni pri: ma, che farsena alcuna di: ## 136r visione, ò altra estratione per la parte di questo Conseglio [1605:] [5:] Aprile tutto senza diminuttione al cassier della Pietà, dovendo esser datta notitia con let: tere alli deputati Gover: natori della summa, che di volta, in volta sarà man: data da non doversi per qual si sia occasione im: piegar in altro.

Li Rettori delle Città prin: cipali debban[n]o far sapere questa publica deliberattio: ne à tutti li Rappresen: tanti, e Rettori delle ter: re, castelli, Jusdicenti, e ## 136v simili sottoposti alla loro Giurisdittione, perche cadauno debba far intieramente la parte sua, et siano saba: ti li conti di questa ragione nelle Camere di quella Città principale alla quale saranno sottoposti, dovendo alla condittione de gli altri passar per cas: sa anco questa sorte di denaro, girarsi le par: tite, et farsene mentione particolare nei ristreti dei conti, che si mandano al Senato, in pena contravenen: do à cadauno di essi Rappresentanti di non pot: ter al loro ritorno in ## 137r questa Città andar à Capello sè non haveran fede sotto: seritta da due almeno del: li deputati Governatori di esso Hospedal di haver pon: tualmente effetuato quan: to è predetto.

Et per la più certa osser: vanza del presente ordi: ne sia commesso al Segre: tario alle Voci di farne registro particolare nelli li: tri del suo offitio, aviò in tempo alcuno, ne da suoi Successori, in tempo al: cuno sè nè habbi à preten: der oblivione, mente pure questo medemo particolare ## 137v vien espressamente ingion: to per la parte [1532:] [24:] Aprile confermata nel Maggior Conseglio in pena contravenendo al Segretario di ducati cinquanta da essergli tolti ogni volta - cadauno de Conseglieri, Ca: pi di quaranta, et Avo: gadori di Commun, et appli: cati alla casa medessima della Pietà.

L’ istesso ordine servar si debba per quella portio: ne di denaro, che tocca alle Convertide, et Accade: mia de Nobili da esser riscosso con le partite, et ## 138r altre forme predette, et qu: anto all’ espedittione del denaro medemo in ques: ta Città servar si debba la regola tenuta fin hora.

La presente deliberattione sia stampata, e trasmessa à tutti li sudetti Rappre: sentanti per loro noti: tia, aggionta alle com[m]essi: oni dei loro Successori, man: data alli ministri dei Con: segli, offitii, e Maggistrati di questa Città per la sua compita essecuttione.

Item osserverai la parte presa nel Conseglio nostro ## 138v di Dieci à [24:] di Marzo [1642:] in matteria delle condan[n]e de Rettori la qual parte troverai in questa tua Cancellaria.

In matteria delle condanne applica: te al Hospedal della Pietà, et altri luochi pii.

[M DC XXXX II] adi xi: di Gugno nel Conseglio nostro di Pregadi.

Fù da questo Conseglio deli: ## 139r berato [1641:] [12:] devembre, che per qualche solieco del po: verissimo luogo della Pietà di questa Città, dovesserò da tutti li Consegli, offitii, e Maggistrati, e Cascieri di qu: esta Città, come anco da tutti li Rappresentanti di fuori di qual si vo: glia grado del Stato nos: tro da terra, et da mar, Jusdicenti, et altri risev: otersi li aggionti delli sol: di due per lira di tutte le condanne pecuriarie di qual si voglia sorte ni: una eccetuata, et altro co: me in essa parte, et per: che pare, che alcuni sotto ## 139v diversi pretesti, ò che le condanne siano applicate alle Città, ò communità, ove: ro ristretamente interpe: trando la deliberattione pre: detta tentino d’ impedire l’ essattione di questa pia publica volontà.

Sia preso, e dechiarito, che cadaun publico Rappresen: tante dove farà bisogno sia espressamente commesso, che senza admetter opposi: tione, ò pretensione incon: tran[n]o debbano riscuotere, ò far riscuotere à chi spe: ta li soldi due per li: ra da tutte le condanne ## 140r di qual si voglia natura, et altro, et quelle tras: mettere giusta la delibera: tione predetta, la qual de: ve in tutte le sue parti restar pienamente essequi: ta cosi essendo publica risoluta volontà.

Et la presente sia stam: pata.

Item osserverai la parte presa nel Conseglio nostro di Pregadi à [6:] di Dec: cembre [1642:] in matteria del ducato per, ogni ingres: so d’ offitio, ò carico spe: tante al Hospedal del Sig[no]r ## 140v nostro Giesù Christo preso Sant’ Antonio, la qual par: te troverai in questa Can: cellaria.

In matteria delle condanne applicate al Hospedal della Pietà, et altri luochi pii.

[M DC XXXX III] adi p[ri]mo di Decc[embr]e nel Conseglio nostro di Pregadi.

L’ evidente bisogno del pove: rissimo luogo della Pietà in: ## 141r dusse questo Conseglio ad’ appli: cargli soldi due per lira del: le condanne d’ ogni sorte con parte di [12:] deccembre [1641:] dichiarata à Maggior intelli: genza con deliberattione di [2:] Gugno [1642:], et havendo li Governatori di detto luo: co pieni di zelo, et appli: cattione Rappresentato con loro serittura hora letta non esser adempita l’ essecuttio: ne nella maniera decretata da questo Conseglio è nec: cessario provedere in modo che la publica volontà sia intieramente obbedita.

L’ anderà parte, che tutti ## 141v li Rettori dove sono Camere mandino notta distinta del scosso di ragione delli due soldi per lira applicati cosi alla pietà, come alle con: vertide et accademia de Nobili dal di della parte [12:] deccembre [1641:] per: che si possa incontrare sè quanto sarà stato scosso sarà anco stato contato alli predetti luo: chi pii.

Doveranno anco li mede: mi Rettori mandar nelli Castelli, et lochi sottoposti alla loro Giurisdittione ad’ in: contare sè sarà stato in ## 142r Camera contato di tempo, in tempo il trato giusta del denaro della medema ragione dandone avviso dis: tinto, et particolare di reg: gimento, in Reggimento - l’ avvenire di anno in an: no manderanno à fare l’ incontro predetto, restando in tutto nel suo vigore le parti sopranominate de [11:] deccembre, et [11:] Gugno.

Et non possano li mede: mi Rettori al loro ritorno in questa Città andar à Capello sè non porteranno fede sottoseritta almeno da due delli Governatori della ## 142v casa della Pietà di haver pon: tualmente effetuato quanto è predetto, et è contenuto nelle parti sopranarate.

Et sia parimente commesso al Segretario presente alle Vo: ci et Successiori per la più certa osservanza di farne registro particolare nelli li: tri del suo offitio, aviò in tempo alcuno non sè nè habbia à pretender obli: vione in pena al detto Se: gretario di perdita di tutti gli utili da essergli tolti da cadauno delli Conseglieri, Capi di quaranta, et Avoga: dori di Commun, et applicat: ## 143r ti alla casa medessima della pietà da non potterli esser restituiti che non li cinque sesti delle ballotte del Col: leggio, et di questo Conse: glio.

Item osserverai la parte presa nel Conseglio nostro di Dieci à [23:] di Genaro [1644:] in matteria de Curi: ali de Rettori da terra, et da mar, la qual par: te troverai in questa tua Cancellaria.

Parimente osserverai la parte presa nel Conseglio nos: tro di Pregadi à [2:] Guglio ## 143v [1648:] in matteria delli cinque soldi per lira di tutti li datii, et gravezze, che si pa: gano al publico, la qual parte troverai in questa Cancellaria.

Che nelle rettenttioni, che vogliono fare li Ves: covi di alcun Seco: lare prendano li: cenza dalli Rettori.

[M DC IL] adi xii: di Gugno nel Conseglio di Pregadi.

144r

Et uso antico, e sempre pra: ticato appogiato à decretti, et accordati, che nelle reten: tioni che vogliono fare i Vescovi di alcun secolare, ò regolare Pulesiastico il Ves: covo fù ricorso al Rappre: sentante per haver il bra: cio secolare con dechiarattio: ne della persona delinqu: ente, e delle cospe, et all’ hora sè gli concede s’ or: dine in seritto perche ap: parisca, che altri, che il Ret: tore non comandi à minis: tri di Giustitia, cosi è os: servato in questa Città, et i solito osservarsi in tut: te le Città nostre. Hora ## 144v intendemo, che in alcuni luoghi venga prevertito qu: esto buon uso non solo, mà sia praticato farsi una sola licenza generale per tutto un Reggimento, che sarebbe in tutto contrario, et pregiuditiale alla giuris: dittione, et potestà secola: re, onde perche si camini da per tutto per le vie praticate havemo deliberato di commettere in ogni loco l’ osservanza pontuale di quanto è predetto, et à Voi lo commettemo sè in alcu: na parte costà fosse al: terata, anzi, perche ogni uno nè habbi la regola ## 145r commettemo, che sia il pre: sente ordine registrato in tutte le commissioni de Rettori.

Et da mò sia preso, che la presente deliberattione sia registrata in tutte le commissioni de Rettori nos: tri da terra, et a mar.

In matteria delli tre per migliaro spetanti alla Cancellaria, et regionati Ducali.

[M DC L I] ## 145v Adi xxvi: Gugno nel Conseglio nostro di Dieci.

Molte volte è stato com[m]es: so à vostri precessori, che si dovesserò far li conti delli tre per migliaro, che si vano detrahendo dalle paghe delle militie per la Cancellaria, et ragionati Du: cali, et inviarne di quà le copie autentiche, essen: do da ministri, ò altri tratenuta alcuna porti: one di questo denaro nè li dovesserò astringer al subito esborso per rimeter: ## 146r lo di quà al cassier della detta Cancellaria, che di quel: lo fosse depositato in cassa publica di questa ragione ne dovesserò far subito ri: messa, et che sè nè fosse stato in qualche publica ovorenza impiegato fosse subito risarcito, et da luo: chi vicini quà rimesso, et da luochi da mare lonta: ni mandato le fedi de cre: diti per potterne haver di quà la reintegrattione; Questo tutto sè bene è sta: to incaricato con più ma: no d’ ordeni, et decretti del Conseglio nostro di Dieci ad’ ogni modo non ## 146v sè n’ è veduta essecuttione, e nè restano defraudati tan: ti, che servono con merito, et vigilanza, et aspetano ta: le dovuta mercede assegnata: li per decreto del medemo Conseglio, et molto dovuta: gli anco più del passa: to per le angustie coren: ti, onde venimo col det: to Conseglio à risoluta: mente comesservi la cer: ta, et celere essecuttione di quanto è predetto, la qua: le volemo veder pratica: ta di tempo, in tempo con tutta la pontualità, et che del denaro della sudetta ragione non sia disposto ## 147r in altro, mà che tutto l’ in: tiero venga nella detta Can: cellaria; Vi disporette però subito ricevuto il presente ordine di essequirlo cosi nel passato, come nell’ av: venire per carità, et Gius: titia, et per dar buon essempio à vostri Successori li quali, nè voi meno po: trette andar à Capello al ritorno sè non porterette fede dalle Camere dove ha: veresse servito di haver intieramente riscosso questo denaro, di non nè haver disposto, et di haverlo ri: messo, ò mandato tietto di quà senza diminuttione ## 147v per qualumque urgenza.

Et della ricevuta delle pre: senti, et essecuttione celere, et continuata d’ esse atten: deremo avviso.

Item osserverai la parte presa nel Conseglio nostro di Pregadi à [11:] di Marzo [1653:] in matteria di Pom: pe per regolattion de Reggi: menti, la qual parte tro: verai in questa tua Can: cellaria.

Republicata d’ ordine de gli -i et -lu[-]ze Sig[no]ri sopraveditori, e Proveditori alle Pompe à [4:] ## 148r di Guglio [1669].

In matteria delli tre per migliaro spettanti alla Cancellaria, et Ragionati Ducali.

[M DC L III] adi x: di Gugno nel Conseglio nostro di Dieci.

A [26:] Gugno [1651:] commisse il Conseglio di Dieci con termini molto efficaci, et risoluti quali vedrette dall’ ## 148v ingionta copia in proposito delli tre per migliaro spe: tanti alla Cancellarie, et Ragionati Ducali, et perche si viene à presentire, che in tutte le Cancellarie non sia stata registrata à me: moria de Successori delibera: tione cosi importante del medemo Conseglio, vi com[m]et: temo con li Capi di esso di farla subito registrare in cotesta Cancellaria quan: do prima non sia segui: to, onder in avvenire res: ti adempita da tutti à chi spetta senza lasciar luogo à scusa, ò pretesto imagi: nabile, et dell’ essecuttione ## 149r avviserette con vostre leete: re i medemi Capi.

Et da mò sia commesso al Segretario alle Voci di far poner la presente delibera: tione et quella del Conse: glio di Dieci [26:] Gugno [1651:] in tutte le com: missioni de Rettori nostri cosi da terra come da mar.

Che li Rettori dappo tor: nati dalli Regg[is]ti vadino in Colt[-]o à dar rela[-]i di ztto conosceran: no nec[-]io di pu: blica notitia. ## 149v [M DC L IV] adi viii: d’ Ag[os]to nel Conseglio nostro di Pregadi.

Con mottivi di publico rile: vantissimo servitio fù da progenitori nostri institui: to, et successivamente con di: verse deliberattioni di qu: esto Conseglio [20:] Gugno [1560:] [7:] Gugno [1634:] [11:] Novembre [1639:], et altre stabilito, che cadaun publico Rappresentan: te dovesse al suo ritorno in questa Città portarsi nel Colleggio, e dar parte di quanto li sarà ava: ## 150r duto nella carica, et insie: me presentar relattion in seritto di quello conoscerà neccessario di publica notitia, e bisognoso di rimedio, mà rimanendo di presente to: talmente disonesso cosi lo: devole instituto, et per con: sequenza il Senato privo di quei lumi, che possono riuscir oltre modo giove: voli al publico interesse.

L’ anderà parte, che inheren: do alle deliberationi già prese in questo proposito sia fermamente stabilito, che li Rettori, et Rappresentanti or: dinarii delle Città, e forteze ## 150v del Stato nostro debbano al loro ritorno dalle ca: riche protarsi imediate con le forme solite nel Colleg: gio nostro per presentar le relattioni in serittura dell’ ovorenze, et osservattio: ni, che stimerano più pro: prie, et ciò sotto tutte qu: elle pene non l’ essequen: do, che vengono stabilite dal: le Ceppi, et siano obligati essi Rettori, et Rappresentan: ti portar fede di uno delli due Segretarii di qu: esto Conseglio deputati al: le Ceppi di cosi haver es: sequito al Segretario de: putato alle Voci il qual ## 151r senza di essa non possi lasciarli andar à Capello, nè provar ad’ alcun Maggis: trato, ò Conseglio, in pe: na altrimenti facendo di privattione del carico, e d’ ogni beneffitio della Can: cellaria Ducale.

Et perche in matteria tan: to importante come la presente è neccessario, che l’ intentione del Senato at: tenghi il suo fine resti per: ciò incaricata la poortuale sua essecuttione alli Avoga: dori di Commun à quali nè sia datta parte, manda: ta copia alli Rappresentanti, ## 151v che sono fuori, e registrata nelle commissioni di quelli, che de cetero partiranno.

Item osserverai la parte presa nel Conseglio nostro di Pregadi à [15:] di Marzo [1651:] in matteria delle condanne applicate all’ Hos: pedal della Pietà, et altri luochi pii, la qual parte troverai registrata in q[ues]ta Cancellaria.

Parimente osserverai la par: te presa nel nostro Maggior Conseglio à [18:] di Settem: bre [1661:] in matteria della consegna de Reggimenti, la ## 152r qual parte troverai in questa tua Cancellaria Re: gistrata.

Item osserverai la parte presa nel Conseglio nostro di Pregadi à [16:] di deccem: bre [1661:] in matteria dell’ essattione del denaro publi: co, la qual parte trove: rai in questa tua Cancel: laria.

In matteria d’ appellat[-]ri de debitori del pu: blico, cosi in qu: esta Città come in tutto il Stato. ## 152v [M DC LX II] adi xiv: di Gen[a]ro nel nostro Maggior Cons[egli]o.

Per levar li disordini, e di: lattioni introdotti da debi: tori della Signoria nostra, e per facilitar l’ essattio: ne publica fù stabilito nell’ anno [1615:] [15:] Guglio dal Senato, che li debitori in alcun offitio, e Maggistra: to non potesserò appellar: si da sentenze positive, et essecuttioni sè prima non ha: veranno assiverato in oro, et argento, et dell’ [1624:] [25:] ## 153r Agosto nel Maggior Conseglio fù decretato, che non si po: tesse suspender la stessa essattione del publico dena: ro, nè darsi suffraggi, e quando nè fosserò datti restasserò nulli, pottendo es: ser revocati da cadauno del Colleggio nostro. Hora in: tendemo da diversi Maggis: trati la confusione intro: dota dalla malitia de par: ticolari per deluder le su: dette parti, e la publica, e retissima instituttione del foro che permette bensi s’ uso delle private ragio: ni, mà deve anco cautela: re, e solicitare la riscossione ## 153v del publico denaro, ch’ è il vero patrimonio della Si: gnoria nostra maggiormente neccessario nell’ urgenze gra: vissime presenti. però.

L’ anderà parte che salve, e riservate le sudette parti [1615:], et [1624:] con cad[au]n altra in questa matteria disponente, et alla presente non repugnante sia per autorittà di questo Conse: glio aggionto, che de gl’ atti di qual si sia Maggistra: to, ò Reggimento fatti si da publici Rappresentanti, ò loro ministri, e che in av: venire si facesserò, come ## 154r appostatori de debiti, inti: mattioni, tenute, esscuttioni ò simili senza ascoltar le parti non possa amettersi appellattione sè prima da gli interesati non sarà fatto nascer giuditio di prima instanza per qu: el Maggistrato, ò Reggimen: to nel qual saran[n]o sta: ti fatti gli atti sudetti, et li Rettori, ò Maggistrati medemi habbino inarico di non differire fli effeti di Giustitia, e s’ appellattioni non possano esser anno: tate si non nei Consegli ò Colleggi destinati secondo le matterie, e non altrove ## 154v sempre però con previo de: posito in tant’ oro, ò ar: gento, e nel Maggistrato, ò Reggimento dove sarà natta la sentenza come sopra, sot: to pena non solo al Noda: ro, ò à chi l’ annotasse sen: za fede del depsito d’ ime: diata privattione della carica da essergli levata da ogni uno del Colleggio nostro, mà à quelli ancora intentasserò le medeme appellattioni di vin: ti per cento di quanto si tratasse nella matteria appel: lata da esserli levata come sopra.

Per adempimento, et essecutio: ## 155r ne della presente sia ricer: cata sua Serenità tenere par: ticolar applicattione, e com[m]et: tere l’ effeto à gli Avo: gadori di Com[m]un, ò qual al: tro Maggistrato paresse alla sua somma prudenza sotto debito di sagramento, doven: do qualumque Maggistrato, ò Reggimento, che riconoscesse qu: alche transgressione alla pre: sente farne il ricorso, e por: tarne le notitie à sua Ser[-]tà medema.

Et la presente sia registra: ta nella promission Duca: le dependendo da essa la preservattione del publico ## 155v patrimonio.

Et sia publicata, e stam: pata, come anco an[n]esa ai registri dei Consegli, e Col: leggi nostri, et in tutti li Maggistrati, e Reggimenti dello Stato per la sua invi: olabile essecuttione, et osser: vanza.

Di non seriver al Con: seglio di Dieci sè non nei cosi importan: tissimi, et al me: dessèmo spe: tanti.

[M DC L XV II] ## 156r adi p[ri]mo di Decc[embr]e nel Conseglio nostro di Dieci.

Risoluta volontà publica, che la dignità sempre venera: bile del Conseglio di Dieci sia conservata in quel pos: to di stima, e di rispetto che si conviene, et che l’ autorittà sua grande, e te: muta non si esserciti sè non nei casi gravissimi rac: comandati ad’ esso delle pu: bliche Ceppi, col riguardo pe: rò all’ essecuttione pontua: le delle medeme, risolvemo col detto Conseglio di Dieci ## 156v espressamente commettervi, che in avvenire, non dobbiattre Rap: presentare à Capi di esso sè non quei cosi, che per l’ importanza loro meritasserò il risflesso dello stesso Conse: glio, et fosserò della qua: lità oppunto preserita dalle Ceppi predette comprobata pre: cedentemente con la forma: tione di processo, et con la depositione almeno di due tes: timonii giurati la Reità, che fosse stata commessa ri: ferendo puramente la sostan: za dei casi importantissimi dove intervenisserò persone Religiose, e nelle matteria, che habbino riguardo al vero servi: ## 157r tio della Giustitia, al solevo de’ sudditti oppressi, et al quieto, e pacifico vivere senza diffondersi in ampli: ficattioni fatte tal hora da ministri col solo oggetto di facilitar il conseguimento delle delegattioni per pro: vechiar Maggiormente, per: che in ogni caso, che fosse scoperta in tale proposito alcuna mancanza sarà contro di essi rigorossamente pro: ceduto con punitioni se: vere; Nei casi di dilattio: ni, e sbari d’ armi da fu: oco già le Ceppi in matte: ria di esse concedono à tutti li Rettori ampla au: ## 157v torittà onde doverette esser: citarla senza altre parteci: pattioni à Capi predetti, che si rendono non neccessarie sè non in qualche caso attro: cem che richiedesse Maggior, et più speciosa facoltà; Ci darette avviso diligente del: la ricevuta delle presenti.

E per la loro perpetua in: violabile essecuttione la fa: rette registrare in cotesta Can: cellarie, come la faremo noi aggionger nelle commissioni de Rettori tutti affinche non possa da alcuno in qual si sia tempo pretendersene igno: ranza. ## 158r Et da mò sia com[m]esso al Segretario all Voci di far re: gistrar le presenti nelle co[m]: missioni di tutti li Rettori da terra, et da mar, sotto pena non l’ essequendo di privattione della carica da essergli tolta da ogni uno delli Conseglierli, ò Capi senza altro Conseglio.

Item osserverai la parte presa nel Conseglio nostro di Dieci à [16:] di Maggio [1640:] in matteria di sen: tenze, et altri atti nè reg: gimenti, e di pagamento di Spese à Curiali, et minis: tri, la qual parte trove: ## 158v rai in questa tra Cancellaria registrata.

In matteria del pagamento del denaro della li: mitattione del Conseglio di Dieci.

[M DC L XX I] adi xv: d’ Aprile nel Conseglio nostro di Dieci.

Siano in oltre in virtù della presante deliberattio: ne rinovate le commissi: ## 159r oni à tutti li publici Rappresentanti cosi da ter: ra, come da mar di non dover per l’ avvenire sot: to qual si sia pretesto poner, nè permetter sia posta mano nel denaro spettante alla cassa di questo Conseglio, tanto di limitattione, che di qua: lumque altra ragione, mà anzi far, che libera: mente di tempo, in tem: po gli sia inviato, nè possino esser dal Segre: tario alle Voci Casciati an: dar à Capello, nè ballo: tati sè non porteran[n]o bollettino del Scontro sot: ## 159v toseritto dal Camerlengo di questo Conseglio di haver co: si pontualmente essequito.

In matteria delli otto grossi, cinque, e di: eci ducati per reo nel espedittione de casi servatis servandis.

[M DC L XX V] adi xiix: Guglio tra li Capi de Conseglio di Dieci.

Sè bene con ottima intentione fù deliberato dal Conseglio ## 160r di Dieci sotto li [29:] deccem: bre [1654:] [20:] Guglio [1656:] e [20:] Aprile [1657:] quanto osservar si dovesse intorno la riscossione delli otto grossi, cinque, e die: ci ducati per reo nell’ espedittione de casi serva: tis, servandis, e col ritto, ad’ ogni modo facendo s’ espe: rienza conoscer, che in qu: este publiche spese per venir da Cancellieri unite con confusione dalle vachet: te de processi appartenen: ti à loro rimane deffetti: va la riscossione, e devo: luta s’ utilità à pregiu: ditio della publica cassa in ## 160v avantagio privato, rinoncian: do i Cancellieri, cedendo, et anco vendendo à particolari le notte, e vochette delle spe: se de processi da essi non potute essequire nel tem: po dell’ attualità del loro im: piego in unione di quelle, che doverebberò capitar ra: gionevolmente nella cassa di esso Conseglio della regione sudetta delli otto grossi, cin: que, e dieci ducati; però mirando: noi Capi del Con: seglio stesso à levar in co[n]: tinuattione abuso cosi per: nicioso à danno della cas: sa infinitamente pregiudica: ta, ed’ al segno Maggiore es: ## 161r tenuata. Vi commettemo, che senza alterar punto quan: to resta nelle sudette par: ti [1654:] [1656:] [1657:] de: cretato disponiate ordine risoluto al vostro Cancel: liere, che doppo haver usa: to nel tempo della sua attualità al servitio tutte le diligenze possibili per la riscossione di queste publiche spese, ch’ è tenu: to al ritorno suo di portar alla cassa unita: mente can il libro bola: to, come si pratica, nè sortitagli l’ essattione debba consegnare in cotesta pu: blica Camera, ò pure al ## 161v Cancellier Successore un Re: gistro, ò vochetta à par: te de Rei, che restan[n]o de: bitori alla Cassa da essiger: si conforme si pratica d’ ogn’ altro publico denaro, affine che anco di questi si vedi da qui à dietro libro particolare, e separato nè più confuso con le spese dei processi nelle vochette particolari dei Cancellieri’ dovendo il me: demo nel fine del Reg: gimento far notta sopra il libro bollatto di tal consegna, e nè apparischi la riceputa sopra esso li: bro, ò dal ministro di ## 162r Camera, ò dal Cancellier Successore secondo, che res: petivamente sara segui: ta tal consegna à pu: blica cautione, e per li davuti incontri in ogni tempo; al qual oggetto vo: lemo, che faciatte Regis: trar le presenti in co: testa Cancellaria, con obligo al Cancelliere di consegnar: ne una copia al Successo: re, perche non nè pos: si dimostrar insienza, et affiche praticandosi lo stesso stile di Reggimen: to in Reggimento, habbi anco di tempo, in tem: po ad’ esser obbedita la ## 162v presente nostra commissi: one.

In matteria dell’ essattione delle sei per cento destinate al Magg[-]to delle Acque.

[M DC L XX VI] adi vi: di Feb[ra]ro nel Conseglio nostro di Pregadi.

Per la difficoltà, che s’ in: contra nell’ essattione delle sei per cento destinate ## 163r all’ avorenze importantissi: me della Laguna s’ è con l’ unione del Savio Cossier e Maggistrati proprii stabi: lito à tramutar l’ esse: grattione di tal gravezza in una ferma, e limita: ta contributtione annu: ale con proportionato ri: parto alle Camere di ter: ra ferma, e Maggistrati di questa Città, tocca per: ciò à cotesta Camera la portione di ducati [3000:], e nè portiamo la no: titia aviò procuriate con la prontezza della ris: cossione far capitar il denaro nella Cassa alle Ac: ## 163v que dov’ è destinato, av: vertendovi, che in essecuti: one di molte precedenti publiche deliberattioni qu: esto denaro deve intender: si come riservato da es: ser tenuto à parte, nè disposto in qualumque for: ma, mà intato trasmesso alla cassa sudetta sotto tut: te le pene à quali è obligato il denaro della Cec: ca, et altro riservato, di cendovi pur col Senato, che al vostro ritorno non vi sarà permesso l’ andar à Capello si non haverette il bollettino del Maggistrato alle Acque di haver adem: ## 164r pito alla missione della su: detta portione di denaro, cosi ricercando il publi: co servitio, et il bisgono urgente della Laguna.

Et da mò sia commesso al Segretario alle Voci di non lasciar andar à Capello li Nobili nostri nel ritor: no dalli Reggimenti si non porterar fede, e bol: lettino del Maggistrato al: le Acque di haver fat: to passar in quella cas: sa l’ intiera portione di denaro delle sei per cen: to, che spetava à quella Camera giusta il riparto ## 164v hora formato.

In matteria della consegna de Reggimenti.

[M DC L XX IX] adi viiii: di Marzo nel Conseglio nostro di Pregadi.

Per regolare il gravissimo di: sordine dell’ alontanarsi li Rettori delle Città, e Castel: le da terra, e da mar da Reggimenti, et abbandonar il governo de medemi, fù con molti decretti, et impar: ## 165r ticolare con quello del Se: nato de [31:] ottobre [1674:] et [21:] Settembre [1677:] nel Maggior Conseglio sta: bilita la cominattione de più rigorosi divieti à No: bili nostri, che li tras: gredisserò in ciò, come nel riceversi privatamen: te la bachetta del Reggi: mento, per fortificare però con vincoli di nuo: ve obligattioni, e pene la certezza dell’ obbedienza, et il divertimento de gli inconvenienti.

L’ anderà parte, che oltre quanto resta nè sudetti ## 165v espreso sia preso, et aggion: to alle commissioni dell’ Inquisitor sopra le Pom: pe de Reggimenti, che in virtù di decreto del Mag: gior Conseglio de [22:] di Settembre [1677:] deve ogni due anni esser eletto, e portarsi in terra ferma ad’ inquirire con rigo: rosa formattione di pro: cesso sè sarà stata da Rettori in alcuna par: te trasgreditta la dispo: sitione de sudetti de: cretti, portandone al Se: nato la notitia, et al Conseglio di Dieci li pro: cessi per il castigo de ## 166r trasgressori, estendendo pure l’ inquisitione contro li Curiali, che non offedisse: rò à quanto resta con la presente deliberato.

Et perciò sia pur rigo: rossamente prohibito à Cancellieri, et ogni altro Curiale de Reggimenti di portarsi ad’ essercitar le cariche loro nè Reg: gimenti stessi senza l’ attualità de Rettori, in pena della subita pri: vattion della carica, e di non potter esserci: tar più cariche pu: bliche senza decreto di ## 166v questo Conseglio, et la pre: sente sia aggionta, e reg: gistrata nelle commis: sioni di tutti li Rettori.

Che li Rettori tempo otto giorni diano parte al Conseglio di Di: eci de gli ha-ici: dii, che seguiran: no nella sua Giurisdit: tione.

[M DC L XXX] adi xi: di Sett[embr]e nel Conseglio di Dieci.

167r

sempre fisso nella mente ret: ta del Prencipe l’ oggetto della preservattione de sud: ditti, deve anco applicar con vigore al divertimen: to principalmente de gli homicidii, che tal volta cagionano la desolattione dell’ intiere famiglie, e far in modo, che le perso: ne facinorose, e prepo: tenti con la certezza di un pesante castigo s’ as: tengano dal commetter: ne; Volemo però col Co[n]: seglio di Dieci, che sem: pre che nella Città, e Gi: urisdittione à Voi rac: comandata seguisse alcun ## 167v homicido dobbiatte dentro il termine di giorni otto imediate sussequenti far: ne distinta, e pontuale à Capi di esso la rap: presentantione con tutto quello resulterà dal pro: cesso, che si sarà sin all’ hora formato, onde il Conseglio di Dieci me: demo col rifesso alla qua: lità de gli homicidii, et altre circostanze, che li haveranno accompagnati pos: sa, ò con l’ assuntione de cosi, ò con la dele: gattione dove, e come le parerà risolvere il più conferente per il servitio ## 168r della Giustitia, e per il so: lievo, e consolattione de gli oppressi; Al ritorno vos: tro dal Reggimento non sarette lasciato andar à Capello sè non porterette al Segretario alle Voci con le altre solite fedi una giurnata sottoseritta dal vostro Successore di ha: ver cosi pontualmente essequito, et caderanno in pena iremisibile della perdita della carica, e di non potterne esser: citar mai più alcuna publica in vitta loro li ministri deputati alla so: praintendenza, e formatio: ## 168v ne de processi, che pro: gredisserò ad’ alto alcuno doppo spirati li otto gi: orni sopradetti senza la comandata partecipattione. e per venir in chiaro di qual si sia transgressi: one in tale proposito sarà da Capi proceduto continuamente per via d’ inquisitione con le forme più rigorose, e più accu: rate per l’ adempimen: to di questa risoluta publica volontà; farette registrar le presenti in cotesta Cancellaria per no: titia anche de Successori, e ministri onde mai possa ## 169r da alcuno pretendersene ignoranza.

Et da mò sia com[m]esso à Capi di questo Conseglio, et al Segretario alle Vo: ci in conformità.

Che li Rettori non possino far dis: pense di dena: ro, et altra.

[M DC L XXX II] adi ix: di Decc[embr]e nel Conseglio nostro di Dieci.

169v

La maturittà di questo Conseglio alla quale prin: cipalmente incombe l’ im: pedire in risoluta manie: ra le novità è chiamata ad’ applicar vigoroso rime: dio ad’ un male che non curato prima che d’ avan: taggio si inoltri potrebbe andar serpendo, e cagionar effeti pregiudibialissimi al bene dello Stato, e dei sudditti; S’ è introdotto da certo tempo in quà un abuso nei Reggimenti di ter: ra ferma, che li Rappre: sentanti terminato il pe: riodo delle loro cariche nel partire dalle medeme trati ## 170r non da altro, che da vana ambittione col gettar, ò dis: tribuir denaro anco in non poca quantità alla plebe, e far altre dispen: se si proveran[n]o applau: so populare, quando sen: za inutili proflusioni in: contrando nella mente retta del Prencipe, e nel vero servitio della Patria già possono col aministrar as: sidua, diligente inconta: minata Giustitia, e col in: vigilar per la custodia del honore, della vitta, e delle facoltà de sudditti far acquisto di gloria vera, e lasciar impresse ## 170v nè cuori de medemi degne memorie per durarvi per: pertuamente. Compresso dun: que à pieno dalla pru: denza d’ ogn’ uno il gran: de inconveniente, e le con: sequenze, che può produre considerabili, e gravi deve: si con risoluttione trovar aggiustato compenso, che voglia à totalmente estirparlo .

L’ anderà parte, che resti as: solutamente prohibitio à No: bili nostri, che presentemen: te sostengono, e che nell’ avvenire sosteniranno pu: bliche Rappresentanze nelle Città principali di terra fer: ## 171r ma tanto nell’ ingresso, e pro: gresso di esse, quanto nell egresso delle medeme il ge: tar, ò distribuir denaro al populo in alcuna ancor: che minima quantità, ò far qual si sia altra dispensa niuna eccetuata sotto pena iremisibile à chi in qual si voglia mo: do contravenisse à questa risoluta publica volontà di perder per sempre il titolo di quel reggimento in cui havesse trasgre: dito, di privation del Maggior Conseglio per an[n]i dieci, e di ducati quat: tromille correnti applicati ## 171v alla cassa di questo Con: seglio senza aggionti, nè possa alcuno esser mai dispensato dalle dette pe: ne sè prima non haverà effettivamente esborsato nel: la detta cassa la mettà di detti ducati quattro mille per l’ ovocenze di essa, e tali dispense non possano esser concesse sè non con la stretenza dei quattro quinti dei volti di questo medemo Conseglio, sempre però con la pre: cedente lettura del presen: te decretto, il quale sia tras: messo à tuttui li Rettori delle Città principali di terra ## 172r ferma, con espresso incari: co di inviolabilmente esse: quirlo, a di farlo regis: trar nelle loro Cancellarie per notitia anche de Suc: cessori, onde riporti la dovuta perpetua obbedi: enza, e sia parimente consegnato da Capi di qu: esto Conseglio al Segretario alle Voci can ordine pre: cisso di farlo registrar di tempo, in tempo in tutte li le commissioni dei detti Rettori, affinche non possa da alcuno pretendersene ignoranza.

172v

[blank] ## 173r [blank] ## 173v [blank] ## 174r [blank] ## 174v [blank] ## 175r [blank] ## 175v [blank] ## 176r [blank] ## 176v [blank]